Carnevali: "Sto dalla parte di Allegri"
L'ad del Sassuolo, ha detto la sua anche sul no di Allegri alla proposta araba: "Il no di Allegri all'Arabia Saudita? Sono dalla sua parte. Il denaro è importante, ma conta fino a un certo punto, uno poi deve avere la voglia e l'ambizione di fare ciò che sente e non essere condizionato dalla parte economica". Il dirigente neroverde ha anche analizzato il movimento calcistico saudita e la situazione legata alle maxi offerte e ai trasferimenti che nelle ultime settimane hanno monopolizzato il calciomercato internazionale: "Io sono molto preoccupato di quello che sta succedendo. Mi dispiace perchè sono amante del calcio passato, serve sempre rispetto per i nostri tifosi. Il calcio sta diventando sempre di più un business, ma ora credo sia un business esagerato e come tutte le cose esagerate si rischia di fare danni".
Carnevali, le parole sull'addio di Magnanelli
Carnevali ha anche parlato del passaggio di Magnanelli nello staff di Max Allegri: "Mi dispiace molto per il nostro capitano storico, a cui abbiamo anche ritirato la maglia, la numero 4. Gli è stata data l'opportunità di entrare a far parte dello staff di Dionisi, ha iniziato un percorso che gli auguro possa portargli risultati straordinari. Adesso ha fatto questa scelta, spero possa dargli quella continuità che ha in mente. Credo che se fosse rimasto ancora con noi per un anno gli avrebbe fatto bene".
Carnevali e il progetto Sassuolo U23
Interpellato anche sul progetto di una seconda squadra del Sassuolo, Carnevali ha dichiarato: "Noi siamo pronti per fare la seconda squadra ma questo è un progetto che per quest'anno stiamo abbandonando. Purtroppo non ci sono le condizioni per poter essere ammessi al campionato di Lega Pro. Noi vogliamo cercare di promuovere il calcio italiano, questo è un danno enorme, se andiamo avanti con questo modus operandi rischiamo che le seconde squadre ci saranno tra chissà quanti anni. Io spero che la federazione possa in tempi brevi rivedere questo sistema sennò rischiamo di fare un grave danno al calcio italiano".