Toro-Joao Pedro, la svolta: 5 milioni più bonus ma il Galatasaray incombe

L'accordo con il Cagliari sembra ormai vicino, ma l'inserimento della squadra turca potrebbe far saltare tutto
Toro-Joao Pedro, la svolta: 5 milioni più bonus ma il Galatasaray incombe© Marco Canoniero

Il tempo è maturo, ma il frutto va colto dall’albero onde evitare che siano altri a goderne il succo. Se Cairo dà il via libera, Vagnati è nelle condizioni di prendere Joao Pedro alla cifra stanziata per l’acquisto dell’attaccante a suo agio sulla corsia come pure in posizione centrale. È questa una fase del mercato nella quale Giulini, presidente del Cagliari, può essere convinto ad accettare i 5 milioni più bonus (nemmeno particolarmente onerosi) che il dt granata ha da subito pensato di spendere, per il rossoblù. Certo le parti dovrebbero sedersi e definire nei dettagli l’operazione - il sì di Giulini andrebbe oliato - ma per Joao Pedro si è entrati in una fase decisiva. Per adesso il Toro ha previsto una spesa di 4 milioni più uno di bonus, e ora agendo sulla parte fissa, magari portandola a 4,5 milioni, la possibilità di arrivare alle firme sarebbe dietro l’angolo. I granata sono quindi vicini alla potenziale svolta, però si torna al punto iniziale. Il presidente deve mettere Vagnati nelle condizioni di procedere lungo l’ultimo rettilineo che porta a Joao Pedro, senza aspettare che siano i proventi dalla cessione di Bremer - l’Inter resta l’acquirente privilegiato - a consentire un margine di trattativa.

Il tentennamento porta con sé un implicito rischio, quello di vedersi sorpassati da club decisi a investire quei 6 milioni di euro ricevendo i quali Giulini aprirebbe alla partenza di Joao Pedro. Un pericolo arriva sempre dalla Turchia, da quel Galatasaray che continua a ronzare attorno al giocatore pur non avendo ancora messo sul piatto l’offerta in grado di superare i granata. Che per Joao Pedro sono in una situazione non molto differente da quella che aveva per protagonista Mandragora: anche il cagliaritano ha espresso al proprio entourage di gradire il Toro più di altre destinazioni, allettato com’è dalla possibilità di firmare l’ultimo importante contratto della sua carriera - ha 30 anni e firmerebbe con i granata un triennale con opzione per una quarta stagione (a circa 1,8 milioni netti l’anno) - legandosi alla squadra allenata da Juric, però se davvero i granata lo vogliono è questo il momento per l’accelerata definitiva. In caso contrario si potrà andare incontro a un nuovo rimpianto. Possibile che l’ingresso di Joao Pedro possa chiudere il discorso relativo alle punte centrali.

Anzi in questo momento il reparto è fin intasato: Pellegri è stato riscattato, Sanabria è di proprietà e per l’uscita di Zaza non si scorgono ancora soluzioni concrete, all’orizzonte. Quest’ultimo - ai margini da mesi - sarà comunque ceduto, mentre non è da escludere possa arrivare un’offerta ritenuta congrua per il cartellino del paraguaiano. In tal caso il Toro andrebbe a stringere per Artem Dovbyk del Dnipro, già prenotato e pure da lungo tempo (Juric avrebbe così facoltà di spostare Joao Pedro al centro, avendo quali alternative il giovane azzurro e l’ucraino). Dal reparto offensivo al centrocampo per ribadire che anche in relazione a Giulio Maggiore il Toro è in una posizione di vantaggio. Pure qui il discorso va però chiuso: allo Spezia vanno bene 5 milioni (2,5 cash più il cartellino di Linetty e il contributo al pagamento di metà ingaggio del polacco per due stagioni: 900 mila euro l’anno), ma l’offerta va messa nero su bianco (e più avanti potrà prevedere il prestito di Seck). Continuano poi i confronti con l’Inter per il giovane talento di centrocampo Cesare Casadei: i nerazzurri accettano la cessione del cartellino, ma soltanto inserendo un controriscatto al diritto esercitabile tra un anno dai granata.

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