Toro, c'è l'accordo per Maggiore

Gli agenti del centrocampista e la società hanno trovato l'intesa su tutto
Toro, c'è l'accordo per Maggiore© www.imagephotoagency.it

Manca solo l’annuncio per Giulio Maggiore al Toro. Ieri i suoi procuratori Lucci e Manfredonia, accompagnati da Davide Vagnati, sono stati negli uffici della Cairo Communications a Milano per trovare l’accordo sul contratto del giocatore. L’incontro, cordiale, ha avuto buon esito: il centrocampista firmerà con il Torino un rapporto dalla durata di quattro anni più l’opzione per un’altra stagione a più di 800 mila euro all’anno, quasi il triplo di quello che percepiva allo Spezia. Tra il Torino e il club ligure,invece, c’è sintonia su tutto visto che Vagnati e Pecini si sono trovati in più di un’occasione. Al club ligure andranno 5 milioni più uno di bonus. Tutto fatto, dunque. Manca solo l’annuncio ufficiale che potrebbe arrivare ad ore o, magari, appena Gleison Bremer sarà ceduto. Il giocatore in ritiro a Santa Cristina, nello stesso luogo dove il Toro ha svolto la propria preparazione la scorsa estate, ha la valigia pronta e non vede l’ora di raggiungere Juric in Austria per cominciare la nuova avventura in granata. Tra poco il tecnico croato avrà a disposizione il giocatore che cercava. Assieme a Lukic e Ricci completerà il reparto di centrocampo che in un colpo solo ha perso due grandi protagonisti come Mandragora e Pobega. Nessuna novità, invece, sui due trequartisti che i granata stanno seguendo ma poco inseguendo. David Praet, per esempio, è partito in ritiro con il Leicester e Vagnati non si è più fatto sentire con il club inglese.

E’ possibile che più avanti, se il giocatore non troverà una sistemazione adeguta, si rifaccia vivo con la solita proposta del prestito ma, stavolta, con obbligo di riscatto. E per quanto riguarda Laurienté il club francese del Lorient, proprietario del cartellino, gioca al rialzo come sta facendo da un po’ di tempo e per questo motivo il Toro ha preteso delle risposte scritte per uscire dal gioco dei rilanci. Chi non muore si rivede ed è il caso di Nahitan Nandez, uruguaiano del Cagliari che il Torino corteggia da molto tempo. A confermarlo, il suo agente Pablo Bentancur in un’intervista a 100% Deporte, trasmissione radiofonica dell’emittente Sport890: «Per me sarà la cessione dell’ultimo giorno di mercato vista la crisi del mondo calcistico e non solo. Guardate i movimenti dei grandi club: prima vendono e poi comprano. E per il momento inseguono i parametri zero. Nandez può rivelarsi un affare in chiusura di trattative. Nell’ultima stagione a Cagliari è stato sfortunato, frenato da una serie di infortuni ma ora sta bene ed è pronto ad una nuova grande stagione. Resta un calciatore da Serie A. Per il momento il Napoli è il club più avanti ma nel mercato può succedere di tutto e non chiudiamo a nessuno».

Le considerazioni di Bentancur aprono le porte anche al Torino ma solo a certe condizioni. Il giocatore percepisce un ingaggio di oltre due milioni, una cifra che i granata non sono disposti a concedere. Se dovesse calare le pretese, chissà! Vagnati, del resto, solo poco tempo fa non aveva escluso niente sul conto dell’uruguaiano: «Vedremo, c’è tempo, adesso non è il momento». Visto? Anche lui aspetta la fine del mercato. E dice le stesse cose dell’agente, sembra quasi che si siano messi d’accordo. Novità sul conto di un altro obiettivo, stavolta per l’attacco: Artem Dovbyk, 25 anni, attaccante del Dnipro e della Nazionale ucraina. Vagnati ha fatto sapere al suo entourage che nel momento in cui i granata venderanno Bremer alzeranno l’offerta. Ricordiamo che la prima richiesta ucraina è stata di 13 milioni mentre il Toro è arrivato ad 8 prima di interrompere ogni tipo di discorso. Ma c’è un aspetto da tenere in considerazione: il giocatore, che è stato ospite del Torino nel mese di aprile quando ha visitato le strutture del club e seguito la partita di campionato contro il Milan, ha detto chiaramente ai suoi dirigenti che vuole andare a giocare nel Toro. E di questi tempi non è un dettaglio. Però Vagnati aspetta di avere il tesoretto che arriverà dalla cessione di Bremer per andare all’attacco con più decisione. E non soltanto per l’attaccante del Dnipro. Perché con i contanti (si fa per dire) in mano tutto diventa più facile e convincente.

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