Acuna, il triennale del Torino è pronto: strategia Vagnati

Juric lo vuole e il dt punta ad accontentare il tecnico, per convincere l’argentino ad accettare i granata pensa a un contratto con scadenza 2026
Acuna, il triennale del Torino è pronto: strategia Vagnati© Getty Images

TORINO - Rimane l’ultima volontà di Acuna, la variabile dirimente per far sì che il Toro possa dare l’assalto al forte ed esperto esterno sinistro del Siviglia. Rispetto alle perplessità iniziali l’argentino ha manifestato un’apertura, che però ancora non equivale al sì definitivo. Che Juric dal lato tecnico e Vagnati da quello dirigenziale sperano di ottenere anche considerati i parametri dell’operazione. Il cartellino non costerebbe uno sproposito, visto che Acuna andrà in scadenza con gli andalusi nel 2025 e in considerazione dei 31 anni segnati sulla carta d’identità del giocatore. Il quale sulla bilancia mette due aspetti: la voglia di giocare in Italia, che si porta dietro il concreto interesse del Torino (ma occhio al possibile interesse della Lazio; la Juve, invece, ha prenotato Parisi dall’Empoli), ma pure la mancata qualificazione dei granata alle Coppe europee. Se si “accontenterà” di un’ultima annata nella quale ha vinto il Mondiale, disputando pure la finale da subentrato e l’Europa League con il Siviglia venendo inserito nella miglior squadra stagionale della competizione, allora il Toro vedrà impennarsi le possibilità di mettere le mani sul sudamericano. Alla società che ha sconfitto la Roma nella seconda coppa continentale per club più importante dopo la Champions andrebbero circa 7 milioni per il cartellino, ad Acuna un contratto triennale con stipendio attorno ai 2 milioni netti a stagione.

Juric vuole Acuna

Una cifra ragionevole, per quanto l’acquisto del giocatore si porterebbe appresso: il suo arrivo risulterebbe un segnale indubbiamente positivo, nell’ottica di rinforzare autenticamente la rosa in vista del prossimo campionato. E darebbe a Juric una soluzione finalmente molto competitiva per la fascia sinistra, nella passata stagione, se non terra di nessuno, comunque spesso anello debole del castello granata. Aina ha disputato la solita annata un po’ svagata, con qualche raro picco di rendimento all’interno di prestazioni con distrazioni difensive e imprecisione al cross. Vojvoda, nonostante le premesse, ha subito un’involuzione. E se il nazionale nigeriano ha già salutato da svincolato, quello kosovaro è sul mercato. Un cambiamento radicale che investe anche la corsia destra: per Singo si attende il miglior offerente, mentre Bayeye andrà in prestito e Lazaro non è stato riscattato dall’Inter (il Toro avrebbe dovuto spendere 6 milioni).

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Torino, l'alternativa è Piton

Intanto, dopo una serie di contatti preliminari con il Siviglia e gli agenti di Acuna, in questi giorni è atteso l’incontro tra Vagnati e l’entourage del calciatore. Concluso il quale si saprà se il dt avrà il via libera per entrare nel vivo della trattativa: che, riassumendo, porterebbe nelle casse del Siviglia 7 milioni e porterebbe l’argentino a firmare un triennale con il club di Cairo. Questo mentre la situazione impone al Torino di mantenere vigile l’attenzione sulle alternative ad Acuna: una possibilità conduce sempre a Lucas Piton del Vasco da Gama, brasiliano con passaporto italiano a suo tempo entrato nell’elenco dei preconvocati stilato da Mancini per la fase finale della Nations League.

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TORINO - Rimane l’ultima volontà di Acuna, la variabile dirimente per far sì che il Toro possa dare l’assalto al forte ed esperto esterno sinistro del Siviglia. Rispetto alle perplessità iniziali l’argentino ha manifestato un’apertura, che però ancora non equivale al sì definitivo. Che Juric dal lato tecnico e Vagnati da quello dirigenziale sperano di ottenere anche considerati i parametri dell’operazione. Il cartellino non costerebbe uno sproposito, visto che Acuna andrà in scadenza con gli andalusi nel 2025 e in considerazione dei 31 anni segnati sulla carta d’identità del giocatore. Il quale sulla bilancia mette due aspetti: la voglia di giocare in Italia, che si porta dietro il concreto interesse del Torino (ma occhio al possibile interesse della Lazio; la Juve, invece, ha prenotato Parisi dall’Empoli), ma pure la mancata qualificazione dei granata alle Coppe europee. Se si “accontenterà” di un’ultima annata nella quale ha vinto il Mondiale, disputando pure la finale da subentrato e l’Europa League con il Siviglia venendo inserito nella miglior squadra stagionale della competizione, allora il Toro vedrà impennarsi le possibilità di mettere le mani sul sudamericano. Alla società che ha sconfitto la Roma nella seconda coppa continentale per club più importante dopo la Champions andrebbero circa 7 milioni per il cartellino, ad Acuna un contratto triennale con stipendio attorno ai 2 milioni netti a stagione.

Juric vuole Acuna

Una cifra ragionevole, per quanto l’acquisto del giocatore si porterebbe appresso: il suo arrivo risulterebbe un segnale indubbiamente positivo, nell’ottica di rinforzare autenticamente la rosa in vista del prossimo campionato. E darebbe a Juric una soluzione finalmente molto competitiva per la fascia sinistra, nella passata stagione, se non terra di nessuno, comunque spesso anello debole del castello granata. Aina ha disputato la solita annata un po’ svagata, con qualche raro picco di rendimento all’interno di prestazioni con distrazioni difensive e imprecisione al cross. Vojvoda, nonostante le premesse, ha subito un’involuzione. E se il nazionale nigeriano ha già salutato da svincolato, quello kosovaro è sul mercato. Un cambiamento radicale che investe anche la corsia destra: per Singo si attende il miglior offerente, mentre Bayeye andrà in prestito e Lazaro non è stato riscattato dall’Inter (il Toro avrebbe dovuto spendere 6 milioni).

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