Torino, Schuurs è a casa ma l’Inghilterra continua a bussare

West Ham, Crystal Palace e Liverpool: Vagnati vuole l’asta per il difensore olandese
Torino, Schuurs è a casa ma l’Inghilterra continua a bussare© Marco Canoniero

TORINO - Le due posizioni non sono contraddittorie: da una parte c’è Perr Schuurs che sente sua Torino e poco prima di atterrare a Caselle scrive «tornato a casa», dall’altra c’è il medesimo giocatore che in granata non avrebbe problemi a restare, ma che sa bene come la società sta alimentando un’asta per cederlo e finanziare le operazioni in entrata. E in tal senso sull’olandese è forte il richiamo della Premier League, l’eden del calcio europeo come lo era stata la Serie A dal Mondiale di Spagna 82 e fino a una decina di anni fa. Torino - e di questo l’olandese è anche pubblicamente grato - è la casa che ha consentito a Schuurs di spalancare una finestra sull’Inghilterra. Una possibilità che l’Ajax, dove era chiuso dalla nutrita concorrenza, non gli offriva. Sì, la gratitudine verso i colori granata è stata ed è espressa, dal centrale, che però ci ha messo ovviamente molto del suo per triplicare il valore del cartellino in una sola stagione.

Schuurs, l'offerta del Liverpool

Dai circa 11 milioni investiti da Cairo per prenderlo dal club di Amsterdam, grazie a una progressione costante in campo e quindi nel grafico della valutazione Schuurs è arrivato a costare ben più di 30 milioni. Tale cifra, 30 milioni appunto, sono stati infatti messi sul piatto dal Liverpool: il Toro, che ne chiede 40 e che comunque ne vuole almeno 35, ha risposto no. Ben sapendo che già il Napoli ne aveva stanziati 28 totali (25 più 3 di bonus), e che pure il Crystal Palace prima e il West Ham poi hanno varato manovre di accerchiamento all’obiettivo: Vagnati per adesso rimane in attesa, conscio di poter alimentare un’asta destinata a partorire un’offerta da almeno 35 milioni. Soldi che, sommati a quelli che arriveranno da Singo - qui la richiesta è di 15, ma la cessione si potrà concretizzare a 12 - consentiranno di operare per i giocatori in entrata. Otto milioni sono già usciti per Bellanova, una decina ne servono per agganciare il sostituto di Schuurs: cioè Becao che ha rifiutato il Fenerbahce, che ha su di sé l’Atalanta che a sua volta aspetta di cedere Scalvini (richiesta monstre: tra i 45 e i 50 milioni), e che ha nel Toro una società che giorno dopo giorno procede sulla strada che conduce al brasiliano. Sette milioni servono poi per mettere sotto contratto Doig, mentre proprio il West Ham per Vlasic continua a chiederne 13.

Toro, idea Dovbyk per l'attacco 

E se ancora a Juric sarà consegnata un’altra punta - anche nell’ottica di uno slittamento di Sanabria in posizione di tre- quartista - e se questa punta fosse Dovbyk, ecco che di euro dalla casse granata ne uscirebbero altri. Certo non i 15 milioni che chiede il Dnipro. «Torno a casa», ha intanto dichiarato Schuurs di rientro da un periodo di vacanza che lo ha visto prima in Africa per il binomio safari e mare (Tanzania e Zanzibar), quindi a Londra per tifare la sorella Demi (eliminata al secondo turno del doppio femminile a Wimbledon). Oggi Perr ritroverà Buongiorno, che ha anticipato il rientro e il lavoro al Filadelfia per radicare la leadership all’interno del Torino, e Djidji che dopo qualche indecisione e per la gioia di Juric ha deciso di rinnovare per una stagione con i granata. I tre saranno poi raggiunti da Rodriguez, quarto alfiere della difesa del passato campionato che dopo gli impegni con la Svizzera godrà di qualche giorno in più di ferie. L’ex del Milan resta comunque in bilico: ha il contratto in scadenza nel 2024, ed è attento a eventuali proposte che do- vesse ricevere.

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