"Champions, i 10 gironi più difficili di sempre": c'è la Juve due volte

La classifica stilata dalla rivista inglese Fourfourtwo: i gruppi più duri ed equilibrati della principale competizione europea per club

Con Milan-Newcastle e Young Boys-Lipsia, gare delle 18.45, parte la fase a gironi della Champions League 2023/2024. Sarà l'ultima edizione della principale competizione europea a prevedere questo format: dalla stagione 2024/2025, infatti, la tradizionale fase a gruppi sarà sostituita da una sorta di campionato a 36 squadre.

Per l'ultima volta i club affronteranno tre avversari due volte, in casa e in trasferta, mentre a partire dalla prossima Champons sfideranno invece otto squadre diverse, con la metà delle partite di ciascuna squadra si giocherà in casa e l’altra metà in trasferta. Per anni però la fase a gironi ci ha accompagnato, regalandoci partite epiche e clamorose sorprese, gruppi equilibrati e veri e propri gironi di ferro. La rivista inglese Fourfourtwo ha selezionato i 10 gironi più duri della storia della Champions.

10) Juventus, Galatasaray, Rosenborg, Athletic Bilbao (gruppo B 1998/99)

La Juventus passa il turno pareggiando cinque partite su sei e in quell'edizione arriva fino alla semifinale (eliminata dai futuri vincitori, il Manchester United). Visto a distanza di anni può apparire come un girone agevole, ma in quel momento il Rosenborg è molto a sua agio competizione, il Galatasaray è una squadra talentuosa (che solo un anno dopo vincerà la Coppa Uefa in finale contro l'Arsenal). L'Athletic nella stagione precedente era arrivato secondo in Liga dietro al Real Madrid. Passare il turno per il club bianconero non è la più facile delle operazioni: dopo cinque pareggi consecutivi, è decisiva la vittoria al Delle Alpi contro il Rosenborg all'ultima giornata: le reti di Inzaghi e Amoruso sanciscono il 2-0 e il primo posto finale. A passare in quell'edizione erano le prime di ogni raggruppamento e le due migliori seconde.

Esito del gruppo: Juventus 8, Galatasaray 8, Rosenborg 8, Athletic 6. Qualificata: Juventus

9) Arsenal, Lokomotiv Mosca, Inter, Dinamo Kiev (gruppo B 2003/04)

In quella stagione l'Arsenal conquistò la Premier League senza mai perdere nemmeno una volta. Non caso furono soprannominato gli Invincibili: allenati da Arsene Wenger e spinti dalla classe di Henry, Bergkamp e Pires, non riuscirono però ad andare oltre ai quarti di finale. Il percorso dei Gunners però si complicò subito, complice il 3-0 che l'Inter le rifilò ad Highbury grazie ai gol di Cruz, Van Der Meyde e Martins alla prima giornata. L'Inter, fino a ottobre 2003 guidata da Hector Cuper, vinse anche alla seconda a San Siro contro la Dinamo Kiev, ma nelle successive quattro gare non riuscì a consolidare la sua posizione: perse 3-0 a Mosca e fu fermata sul pari in casa dalla Lokomotiv; l'Arsenal passò al Meazza con un sonoro 5-1; all'ultima a Kiev finì 1-1, un risultato che non permise né all'Inter né alla Dinamo di scavalcare i russi al secondo posto. I nerazzurri, terzi, scivolarono in Coppa Uefa.

Esito del gruppo: Arsenal 10, Lokomotiv Mosca 8, Inter 8, Dinamo Kiev 7. Qualificate: Arsenal e Lokomotiv Mosca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

8) Liverpool, Atletico Madrid, Porto, Milan (gruppo B 2021/22)

Un girone cannibalizzato dal Liverpool, capace di vincere tutte e sei le partite e di raggiungere la finale della competizione (a vincere però fu il Real Madrid grazie alla rete di Vinicius). Un ritorno in Champions per il Milan (mancava da sette stagioni) decisamente poco soft, con tre sconfitte nelle prime tre gare. Il girone si ravviva nelle ultime giornate, con i rossoneri in grado di vincere al Wanda Metropolitano con un gol di Messias: prima dell'ultimo turno la classifica recita "Liverpool 15, Porto 5, Milan e Atletico Madrid 4", ma i ragazzi di Pioli non riescono a superare i Reds già qualificati e non arrivano nemmeno in Europa League.

Esito del gruppo: Liverpool 18, Atletico Madrid 7, Porto 5, Milan 4 Qualificate: Liverpool e Atletico Madrid.

7) Tottenham, Inter, Twente, Werder Brema (gruppo A 2010/11)

L'Inter reduce dal Triplete pesca il Tottenham di Bale, un solido Werder Brema e il Twente di Bryan Ruiz e Luuk De Jong (che 10 anni dopo proprio contro i nerazzurri deciderà con una doppietta una finale di Europa League). Il 4-3 tra l'Inter di Benitez e gli Spurs a San Siro rimane la più iconica di quelle sfide, con Gareth Bale autore di una tripletta. Ma il feeling tra il tecnico spagnolo e lo spogliatoio dell'Inter non scatta e alla fase a eliminazione diretta è Leonardo l'allenatore nerazzurro: eliminato il Bayern agli ottavi, Zanetti e compagni vengono eliminati dallo Schalke.

Esito del gruppo: Tottenham 11, Inter 10, Twente 6, Werder Brema 5. Qualificate: Tottenham e Inter.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

6) Arsenal, Borussia Dortmund, Auxerre, PSV (gruppo A 2002/03)

Tanti giocatori di culto, basti pensare al Borussia Dortmund (vincitore della Coppa Uefa dell'anno prima) di Tomas Rosicky, Lars Ricken, l'ex Juve Sunday Oliseh e Jan Koller. Ma anche l'Auxerre, allenato dal leggendario Guy Roux (sulla panchina del club borgognone dal 1961 al 2000 e poi dal 2001 al 2005), e con Djibril Cisse, Philippe Mexes e Khalilou Fadiga, eroe del Senegal ai Mondiali 2002, in campo. Il PSV è diretto da Guus Hiddink, con Mateja Kezman e Jan Vennegoor of Hesselink davanti, con Park Ji-Sung, Arjen Robben e Mark van Bommel qualche metro dietro.

Esito del gruppo: Arsenal 10, Borussia Dortmund 10, Auxerre 7, Psv 6. Qualificate: Arsenal e Borussia Dortmund.

5) Goteborg, Barcellona, Manchester United, Galatasaray (gruppo A 1994/95)

L'ultima edizione della Champions in cui vengono assegnati due punti a vittoria. Un girone che vede il Barcellona di Cruyff (finalista l'anno prima) e lo United di Ferguson (campione d'Inghilterra in carica) favoriti, ma una delle due squadre però non riuscirà a raggiungere la fase a eliminazione diretta. Il gruppo A della Champions League 1994/95 registra l'exploit del Goteborg (che ha in campo molti protagonisti della nazionale svedese, che al Mondiale americano qualche mese prima è arrivata terza): quattro vittorie, un pari e una sconfitta per la squadra allenata da Gustafsson e trascinata da Blomqvist ed Erlingmark.

Esito del gruppo: Goteborg 9, Barcellona 6, Manchester United 6, Galatasaray 3. Qualificate: Goteborg e Barcellona.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4) Juventus, Newcastle, Dinamo Kiev, Feyenoord (gruppo E 2002/03)

Un'edizione della Champions in cui le fasi a gironi erano addirittura due. Per la Juve di Marcello Lippi comincia con un pareggio a Rotterdam: al vantaggio di Camoranesi risponde Van Hooijdonk con una punizione delle sue. Il Newcastle (che quest'anno fa ritorno nella competizione) di Shearer, Solano e Speed parte male, perdendo le prime tre partite, per poi battere la Juventus a St. James Park e vincere le ultime due. La Vecchia Signora alla fine passa il turno agevolmente e giocherà una grande Champions League, arrivando fino ai rigori della finale di Manchester.

Esito del gruppo: Juventus 13, Newcastle 9, Dinamo Kiev 7, Feyenoord 5. Qualificate: Juventus e Newcastle.

3) Real Madrid, Borussia Monchengladbach, Shakhtar, Inter (gruppo B 2020/21)

La stagione è quella dell'ultimo scudetto vinto dall'Inter, secondo e ultimo anno di Antonio Conte sulla panchina nerazzurra. In molti si ricorderanno del gruppo B della Champions 2020/21 per l'ultima giornata, per quell'Inter-Shakhtar Donetsk: l'incornata di Sanchez a un minuto dalla fine sembra destinata a entrare e a regalare il secondo posto all' Inter ma la conclusione viene respinta da Romelu Lukaku, A San Siro finisce 0-0 e l'Inter chiude il girone da quarta. Passano il Real Madrid (all'ultimo anno dello Zidane Bis) e il Borussia Monchengladbach di Marco Rose (e del futuro nerazzurro Marcus Thuram). I due 0-0 dell'Inter contro gli ucraini costano caro alla squadra di Conte.

Esito del gruppo: Real Madrid 10, Borussia Monchengladbach 8, Shakhtar 8, Inter 6. Qualificate: Real Madrid e Borussia Monchengladbach.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2) Barcellona, Tottenham, Inter, Psv (gruppo B 2018/19)

C'è sempre l'Inter e il momento più iconico delle sei giornate è probabilmente il gol di Vecino al Tottenham, che suggella la rimonta della squadra di Spalletti (vantaggio Spurs con Eriksen, pari di Icardi all'86' e sorpasso al 92') alla prima giornata. Per i nerazzurri si mette molto bene, anche grazie alla vittoria in trasferta contro il Psv alla seconda. Ma le sconfitte esterne con il Barcellona (che arriverà a un passo dalla finale, eliminato dalla rimonta clamorosa del Liverpool) e con il Tottenham (finalista), obbligano l'Inter a dover vincere a tutti i costi l'ultima in casa contro il Psv già eliminato: finirà 1-1 e l'Inter scenderà in Europa League. Lo sviluppo della Champions 2018/19 certificherà lo status di "girone di ferro" del gruppo B.

Esito del gruppo: Barcellona 14, Tottenham 8, Inter 8, Psv 2. Qualificate: Barcellona e Tottenham.

1) Borussia Dortmund, Real Madrid, Ajax, Manchester City (gruppo D 2012/13)

Il Manchester City di Roberto Mancini era fresco di titolo, vinto all'ultimo respiro in rimonta contro il Qpr. L'inizio di una parabola gloriosa, ricca di trofei e ora giunta al suo apice con la vittoria della Champions 2022/23. Ma dieci anni prima, complice un sorteggio poco simpatico, i Citizens non riescono a passare il turno in Champions League: c'è il Real Madrid di Jose Mourinho (al suo ultimo anno con i Blancos), il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp (che eliminerà il Real in semifinale) e l'Ajax di Eriksen, Alderweireld, Klaassen e Blind. Il City non riesce a vincere nemmeno una delle sei partite e chiude ultimo a tre punti, il Borussia Dortmund di Lewandowski, Gundogan e Reus passa addirittura da primo. Solo il Bayern di Heynckes riuscirà a superarlo, in finale.

Esito del gruppo: Borussia Dortmund 14, Real Madrid 11, Ajax 4, Manchester City 3. Qualificate Borussia Dortmund e Real Madrid.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Con Milan-Newcastle e Young Boys-Lipsia, gare delle 18.45, parte la fase a gironi della Champions League 2023/2024. Sarà l'ultima edizione della principale competizione europea a prevedere questo format: dalla stagione 2024/2025, infatti, la tradizionale fase a gruppi sarà sostituita da una sorta di campionato a 36 squadre.

Per l'ultima volta i club affronteranno tre avversari due volte, in casa e in trasferta, mentre a partire dalla prossima Champons sfideranno invece otto squadre diverse, con la metà delle partite di ciascuna squadra si giocherà in casa e l’altra metà in trasferta. Per anni però la fase a gironi ci ha accompagnato, regalandoci partite epiche e clamorose sorprese, gruppi equilibrati e veri e propri gironi di ferro. La rivista inglese Fourfourtwo ha selezionato i 10 gironi più duri della storia della Champions.

10) Juventus, Galatasaray, Rosenborg, Athletic Bilbao (gruppo B 1998/99)

La Juventus passa il turno pareggiando cinque partite su sei e in quell'edizione arriva fino alla semifinale (eliminata dai futuri vincitori, il Manchester United). Visto a distanza di anni può apparire come un girone agevole, ma in quel momento il Rosenborg è molto a sua agio competizione, il Galatasaray è una squadra talentuosa (che solo un anno dopo vincerà la Coppa Uefa in finale contro l'Arsenal). L'Athletic nella stagione precedente era arrivato secondo in Liga dietro al Real Madrid. Passare il turno per il club bianconero non è la più facile delle operazioni: dopo cinque pareggi consecutivi, è decisiva la vittoria al Delle Alpi contro il Rosenborg all'ultima giornata: le reti di Inzaghi e Amoruso sanciscono il 2-0 e il primo posto finale. A passare in quell'edizione erano le prime di ogni raggruppamento e le due migliori seconde.

Esito del gruppo: Juventus 8, Galatasaray 8, Rosenborg 8, Athletic 6. Qualificata: Juventus

9) Arsenal, Lokomotiv Mosca, Inter, Dinamo Kiev (gruppo B 2003/04)

In quella stagione l'Arsenal conquistò la Premier League senza mai perdere nemmeno una volta. Non caso furono soprannominato gli Invincibili: allenati da Arsene Wenger e spinti dalla classe di Henry, Bergkamp e Pires, non riuscirono però ad andare oltre ai quarti di finale. Il percorso dei Gunners però si complicò subito, complice il 3-0 che l'Inter le rifilò ad Highbury grazie ai gol di Cruz, Van Der Meyde e Martins alla prima giornata. L'Inter, fino a ottobre 2003 guidata da Hector Cuper, vinse anche alla seconda a San Siro contro la Dinamo Kiev, ma nelle successive quattro gare non riuscì a consolidare la sua posizione: perse 3-0 a Mosca e fu fermata sul pari in casa dalla Lokomotiv; l'Arsenal passò al Meazza con un sonoro 5-1; all'ultima a Kiev finì 1-1, un risultato che non permise né all'Inter né alla Dinamo di scavalcare i russi al secondo posto. I nerazzurri, terzi, scivolarono in Coppa Uefa.

Esito del gruppo: Arsenal 10, Lokomotiv Mosca 8, Inter 8, Dinamo Kiev 7. Qualificate: Arsenal e Lokomotiv Mosca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...