Esattamente un mese fa, era il 16 gennaio 2024, José Mourinho è stato esonerato dalla Roma dopo l'uscita dalla Coppa Italia e con la sconfitta pesante in chiave Champions contro il Milan a San Siro. La società e i Friedkin hanno deciso di cambiare per dare una scossa all'ambiente e al suo posto è arrivato Daniele De Rossi. In due anni e mezzo in giallorosso lo Special One ha fatto inammorare i tantissimi tifosi accorsi all'Olimpico per sostenere la squadra durante ogni partita. La Curva gli ha dedicato poi uno striscione dopo l'addio, ma a distanza di un mese è tornato a parlare anche lo Special One e l'ha fatto al podcast di Rio Ferdinand "Five" e dove ha trattato diversi argomenti.

Mourinho sull'addio alla Roma
José Mourinho è tornato a parlare dell'addio alla Roma: "Devo rispettare la decisione presa dai Friedkin. Ho dato tutto il mio cuore alla piazza. Sono sempre stato pragmatico e professionale nelle scelte mentre quando ho lasciato la Roma non lo sono stato e ho avuto la sensazione di aver lasciato belle cose ai tifosi, date anche le finali europee. Loro infatti non hanno una grande storia a quel livello. Poi camminavo in città e vedevo che la gente mi voleva bene e mi chiedeva di portare la squadra in una nuova finale Europea. Non è la prima volta che lascio un club ma è la prima volta forse che lo lascio in un modo e sensazioni differenti".
Il tecnico ha parlato di alcune sull'offerte ricevute: "Ho rifiutato grandi opportunità, la prima è stata dal Portogallo, tre anni prima del Mondiale che ci sarà. Poi anche una grande offerta dalla Saudi Pro League". Poi un retroscena sul passato: "Avevo un'offerta dall'Inghilterra nel 2007/2008, poi c'è andato Capello. Ho rifiutato perché ho sempre avuto nella mente che la nazionale fosse qualcosa con cui non potevo divertirmi. Ora hanno una grande generazione di giocatori, tra cui Bellingham... lui ha una grandissima personalità". Dall'Inghilterra al Manchester United e Ronaldo...