Al Tamari l'artista
La Corea del Sud occupa attualmente la 23ª posizione della “ranking list” Fifa mentre i giordani sono in ritardo (abissale) di 64 posti (numero 87 della classifica). Il ct nativo di Khémisset, una settantina di chilometri a Est della capitale marocchina Rabat, ha un unico giocatore che milita in Europa: il 26enne esterno destro (di piede mancino) Mousa Al Tamari del Montpellier, leggermente acciaccato per una botta sofferta nei quarti. In Nazionale indossa la maglia numero 10, quella degli artisti. È arrivato la scorsa estate dai belgi del Lovanio (Jupiler Pro League) dopo una precedenze esperienza a Cipro nell’Apoel Nicosia. Il tecnico franco-armeno Der Zakarian lo utilizza con regolarità in Ligue 1: sinora il giordano ha collezionato 16 presenze condite da 3 gol e 3 assist. Poi ci sono alcuni “legionari” sparsi fra il Qatar, l'Arabia Saudita (ma in seconda divisione) e pure la Malesia... Tutti gli altri tesserati per squadre del mediocre campionato giordano.
Grande rigore tattico
Ma “Qayid”, arrivato ad Amman lo scorso 26 giugno (contatto che scadrà il 31 luglio 2026) in sostituzione dell’iracheno Adnan Hamad, nutre fiducia nei suoi “Coraggiosi” ai quali non lesina i complimenti. «Sono molto orgoglioso, c’è grande fiducia nel gruppo. Mentalmente siamo concentratissimi. Ringrazio i ragazzi per quello che hanno fatto sinora. Onestamente non pensavo potessimo andare così lontano, in fondo le sconfitte e i pareggi nelle prime amichevoli di preparazione sono servite a trovare i nuovi schemi e a temprarci. Ho apprezzato soprattutto il grande rigore tattico sciorinato contro il Tagikistan. Meritiamo pienamente di giocarci un posto in finale (ndr: contro la vincente di Qatar-Iran in programma domani) anche se i coreani sono un rivale difficile. Il mio pronostico? 'In sha Allah', se vuole Dio...".