L’indegno finale di Juventus-Inter dovrebbe portare a un esame di coscienza collettivo dal quale nessuno, nes-su-no, può sfilarsi: media, giocatori, dirigenti, allenatori e istituzioni, perché la vergognosa gazzarra è frutto di un clima fetido alimentato da tutti. Poi, che in un derby d’Italia ci sia del nervosismo è normale, ma il fallo di Lukaku su Gatti (forse meritevole di rosso, vista la frustrazione e l’insensatezza dell’intervento), la provocazione della curva bianconera nei confronti del belga sul dischetto, la controprovocazione dopo il gol rappresentano un crescendo che dei professionisti potrebbero evitarci. Altrimenti è inutile sperticarsi in appelli alla calma generale: chi è in campo deve sempre essere un esempio e l’agonismo non deve essere amnesia delle responsabilità.