I dirigenti della Federcalcio slovacca le avevano chiesto solo la qualificazione o anche di portare un certo tipo di calcio, una ventata di novità?
«Prima di tutto mi hanno chiesto di inserire nel gruppo disciplina e professionalità. Certo, prima di firmare il contratto mi hanno chiesto anche della mia filosofia di gioco. Quanto al risultato sapevano che oltre al Portogallo nel girone avevamo squadre come Bosnia, Islanda, lo stesso Lussemburgo che è in grande crescita e non era così scontato lasciarcele tutte alle spalle».
Il suo bilancio al timone della Slovacchia parla di 7 vittorie, 4 pareggi, 3 sconfitte, 21 gol fatti e 13 subiti. Segnali di un calcio offensivo...
«Non sono un integralista che si basa solo su costruzione dal basso, verticalizzazioni e intensità. Ci vuole un po' di tutto questo. L'equilibrio è importante, ma giocare a calcio lo è ancora di più. Non mi riconosco nelle etichette di "giochista" o "risultatista", ma di certo se devo comunicare un calcio difensivo allora non sono a mio agio. Ritengo che si debba sempre fare la partita, a meno che l'avversario non si dimostri decisamente più forte e in quel caso bisogna riuscire a limitarlo. Io cerco di proporre un calcio di qualità, ma con grande applicazione. Se superi la prima linea di pressione avversaria poi devi verticalizzare per arrivare il prima possibile in zone di campo dove creare pericoli all'avversario».
Quanto l'ha aiutata avere in squadra un play di qualità come Lobotka, in fiducia nell'anno trionfale con il Napoli, e un regista basso che ama impostare dalla difesa come Skriniar?
«Stiamo parlando di due grandi campioni, che hanno seguito da subito le mie idee e quando giocatori di questo livello si sintonizzano immediatamente con l'allenatore anche il resto del gruppo segue alla lettera il percorso. Ho una squadra con 2-3 top player, ma per il resto dobbiamo tenere alto il livello con allenamenti e organizzazione. Sia Lobotka che Skriniar hanno mostrato grande entusiasmo quando ho proposto loro un calcio che non puntasse solo a difendere campo, posizioni e risultato».