Siviglia-Juventus, Mendilibar vuole tutto: dall’incubo a due sogni

Cammino record in Liga e Manchester United eliminato: così il tecnico ha stravolto la stagione degli andalusi

Sette giorni di «follia». Prima la Juventus e poi il derby contro il Betis in campionato. Fino a qualche settimana fa, nemmeno il più ottimista tra i tifosi del Siviglia si sarebbe immaginato di vivere l'ultimo mese di competizione con l'adrenalina alle stelle. Anzi, la paura era quella di essere costretti a lottare fino alla fine per la salvezza o nel migliore dei casi di salvarsi con un paio di giornate di anticipo e guardare, poi, le altre dividersi i titoli di fine stagione. E, invece, no. Le cose sono cambiate lo scorso 21 marzo e l'irruzione della primavera non ha nulla a che vedere. A stravolgere una campagna sino a quel momento fallimentare è stato un insolito sospetto: José Luis Mendilibar. E che il lavoro dell'esperto tecnico basco sia stato eccellente lo dicono anche e soprattutto i numeri.

Il lavoro di Mendilibar

Oltre a eliminare il Manchester United nel suo esordio assoluto nelle coppe europee, conquistando il pass per la semifinale di Europa League, 'Mendi' ha restituito il Siviglia all'alta società del pallone spagnolo. Grazie alla vittoria ottenuta domenica pomeriggio sul campo del Valladolid, infatti, Navas e compagni non hanno solo ottenuto matematicamente la salvezza, ma hanno aggiunto tre punti in più alla propria brillante classifica parziale. Da quando Mendilibar è arrivato al Ramon Sanchez Pizjuan, infatti, nessun'altra squadra della Liga ha conquistato più punti del Siviglia: 19 in otto giornate (uno in più dell'Atlético Madrid e due del Barça fiammante campione di Spagna), frutto di sei vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. La buona notizia - se così si può definire - per la Juve è che l'unico suo passo falso, la banda Mendilibar, l'ha commesso proprio in casa contro il Girona. Immacolato, invece, il ruolino di marcia in trasferta con quattro vittorie su quattro, alle quali bisogna aggiungere i due pareggi prestigiosi ottenuti all'Old Trafford e allo Stadium.

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Missione compiuta

E la verità è che sono tutte buone le notizie per gli andalusi, arrivati domenica a Valladolid con l'obiettivo principale di non perdere giocatori in vista della sfida contro la Juve di giovedì prossimo e, solo dopo, con quello di tornare in Andalusia con i tre punti. Missione compiuta in pieno, grazie alle reti di Rafa Mir, del Papu Gomez e, finalmente, di Tecatito Corona, tornato in campo dopo nove mesi di calvario: «Molte persone non capiscono che questo non è solo calcio, ma è anche la tua vita. La rete è senza dubbio la ciliegina sulla torta al mio rientro dopo nove mesi lontano dai terreni di gioco. Sono felice e non solo per il gol, ma anche per la vittoria della squadra».

Giovedì sera

Il polemico (per il surreale gol annullato dall'arbitro ai padroni di casa) trionfo di Pucela è molto più importante di quanto si possa pensare. E già, perché se è vero che il settimo posto, quello che porta alla prossima edizione di Conference League, è visto ora come un triste premio di consolazione, Mendilibar non ha dimenticato qual era la situazione del club il giorno del suo arrivo. Ed è per questa ragione che quanto fatto sinora è servito a garantirsi che, nel caso in cui le cose dovessero andare male contro i bianconeri, la stagione non sarebbe finita e l'Europa sarebbe ancora a un tiro di schioppo. E non c'è dubbio che all'ombra del Pizjuan siano tutti d'accordo sul fatto che, sebbene si tratti del torneo continentale meno prestigioso, è sempre meglio avere la possibilità di disputare una competizione europea che guardare, il giovedì sera, le altre in tv.

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Sette giorni di «follia». Prima la Juventus e poi il derby contro il Betis in campionato. Fino a qualche settimana fa, nemmeno il più ottimista tra i tifosi del Siviglia si sarebbe immaginato di vivere l'ultimo mese di competizione con l'adrenalina alle stelle. Anzi, la paura era quella di essere costretti a lottare fino alla fine per la salvezza o nel migliore dei casi di salvarsi con un paio di giornate di anticipo e guardare, poi, le altre dividersi i titoli di fine stagione. E, invece, no. Le cose sono cambiate lo scorso 21 marzo e l'irruzione della primavera non ha nulla a che vedere. A stravolgere una campagna sino a quel momento fallimentare è stato un insolito sospetto: José Luis Mendilibar. E che il lavoro dell'esperto tecnico basco sia stato eccellente lo dicono anche e soprattutto i numeri.

Il lavoro di Mendilibar

Oltre a eliminare il Manchester United nel suo esordio assoluto nelle coppe europee, conquistando il pass per la semifinale di Europa League, 'Mendi' ha restituito il Siviglia all'alta società del pallone spagnolo. Grazie alla vittoria ottenuta domenica pomeriggio sul campo del Valladolid, infatti, Navas e compagni non hanno solo ottenuto matematicamente la salvezza, ma hanno aggiunto tre punti in più alla propria brillante classifica parziale. Da quando Mendilibar è arrivato al Ramon Sanchez Pizjuan, infatti, nessun'altra squadra della Liga ha conquistato più punti del Siviglia: 19 in otto giornate (uno in più dell'Atlético Madrid e due del Barça fiammante campione di Spagna), frutto di sei vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. La buona notizia - se così si può definire - per la Juve è che l'unico suo passo falso, la banda Mendilibar, l'ha commesso proprio in casa contro il Girona. Immacolato, invece, il ruolino di marcia in trasferta con quattro vittorie su quattro, alle quali bisogna aggiungere i due pareggi prestigiosi ottenuti all'Old Trafford e allo Stadium.

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