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TORINO - Nessuno, o almeno in pochissimi, avrebbero immaginato un simile equilibrio nel Girone C di qualificazione al Mondiale di cui fa parte l’Italia, soprattutto alla luce del percorso di crescita compiuto dagli azzurri con la gestione Mancini. E invece la Svizzera è rimasta aggrappata con le unghie e con i denti al primo posto in coabitazione con l’Italia, svantaggiata solo da una differenza di 2 gol e però, da venerdì sera, con il credito di un gol in più segnato in trasferta rispetto agli azzurri. Nel computo del “si qualifica se...” non è un dettaglio perché nel caso di arrivo a pari punti e a parità di differenza reti, il gol di Widmer sposterebbe l’equilibrio a vantaggio dei rossocrociati. Domani andrà in scena il doppio confronto a distanza: l’Italia con L’Irlanda del Nord a Belfast e la Svizzera con la Bulgaria a Lucerna.
La situazione dell'Italia
Se la squadra di Yakin dovesse perdere o pareggiare e l’Italia vincere, gli azzurri sarebbero qualificati come prima del girone; all’inverso andrebbe in Qatar la Svizzera. Il discorso si complica relativamente se entrambe riuscissero a vincere: in tal caso prevarrà la differenza reti e se l’Italia, che ora è a più due, manterrà il vantaggio, allora non vi saranno problemi. In caso di migliore score globale della Svizzera, ma anche di parità proprio in virtù del gol fuori casa (a Basilea gli azzurri non segnarono) al Mondiale ci andranno loro. E per l’Italia si aprirebbero le porte degli spareggi in programma il 24/25 marzo e finali il 28/29 marzo con sorteggio il 26 novembre a Zurigo. Premessa: la Uefa ha diritto a 13 posti totali per il Qatar e le 10 che vinceranno i rispettivi gironi andranno direttamente al Mondiale. Mancano tre posti che “usciranno” dagli spareggi tra le 10 seconde di ogni girone e le due squadre scelte in base al ranking derivato dall’ultima Nations League.