"Una grande emozione l'esordio con l'Italia". Parole cariche di felicità quella di Alessandro Buongiorno dopo aver giocato la sua prima partita con la maglia azzurra. Pensare che lui questa gara di Nations League non avrebbe dovuto nemmeno giocarla, il centrale del Torino è stato chiamato dopo il forfait all'ultimo di Bastoni.
Dopo i 90' in panchina contro la Spagna, il Ct Mancini gli ha concesso una maglia da titolare contro l'Olanda. Una gara davvero precisa e importante al fianco di Acerbi per un ragazzo che anche in stagione, partita dopo partita. si è affermato come una delle sorprese della Serie A nella squadra di Juric. Al termine della partita, che ha visto l'Italia battere gli Orange per 3 a 2, ha parlato proprio il centrale.
Italia, parole Buongiorno
Dopo l'esordio, Alessandro Buongiorno, ha parlato ai microfoni della Rai: "Esordire con questa partita e con una vittoria è stata per me una grande emozione. Abbiamo dato tutto e soprattutto nella prima frazione abbiamo giocato una grande partita. Nel secondo siamo riusciti a tenere botta e soffrire. Sono contentissimo per me e poi per la vittoria della squadra". Poi sul modulo: "Posso adeguarmi sia con la difesa a tre che in quella a quattro, ma oltre a questo mi sono stati di grande aiuto i compagni, con una parola o un consiglio. Voglio ringrazie anche loro".
Italia, parole Acerbi
Non solo Mancini ha fatto i complimenti a Buongiorno, anche il compagno di reparto Francesco Acerbi ha parlato nel post partita del centrale granata: "Lui ha fatto un'ottima partita, è un ragazzo umile, bravissimo e con tanta personalità. Farà sicuramente strada perché ha tutto per fare qualcosa d'importante ma tutto dipenderà da lui". Poi sulla partita: "Abbiamo cambiato tanti interpreti. L'Olanda è una squadra forte, volevamo chiudere bene e portare a casa questa vittoria. Avremmo voluto giocare la finale, ma anche battere l'Olanda non è stato facile". Il centrale dell'Italia ha poi concluso parlando dei giovani: "Abbiamo bisogno di loro. E' giusto che ci sia questo ricambio generazionale e loro hanno voglia di emergere".