Acerbi: "L'Italia è un onore. Fagioli? Non spetta a me giudicare"

Il difensore azzurro ha presentato in conferenza stampa il match contro Malta valido per la qualificazione ad Euro 2024

Dopo Bonaventura, oggi è il turno di Francesco Acerbi che si è presentato in conferenza stampa a Coverciano per parlare della gara di sabato sera 14 ottobre dell'Italia contro Malta, di scena sul prato del San Nicola di Bari. Il difensore azzurro ha dichiarato: "Quando indossi la maglia dell'Italia è sempre un onore e un privilegio. Rappresentiamo una Nazione intera e il comportamento deve essere esemplare per rispetto di noi stessi ma anche dei compagni, dello staff e della Nazione. Questo è quello che vuole il mister ed è giusto. L'aria qui è serena e siamo qui per eseguire quello che ci dice". Poi sul discorso infortuni ha ammesso: "I club ma anche noi vogliamo evitare di farci male. Venire in Nazionale è qualcosa che tutti sognano, non deve essere una cosa in più ma bisogna aspirare a qualcosa che va oltre. Un dolorino si può sopportare. Se uno ha paura è meglio non convocarlo, dipende anche da carattere, se uno ha paura ha più possibilità di farsi male".

Acerbi su Spalletti

Sulla chiamata di mister Spalletti, il difensore azzurro ha dichiarato: "Mi chiamò, fu gentilissimo. Io mi infortunai il 5 agosto e arrivai alla fine del mese senza aver giocato: in quell'occasione, decidemmo che mi sarei messo in carreggiata per poi farmi trovare pronto. Avevo bisogno della pausa di settembre per fare chilometri, per tornare al passi con gli altri". Poi ha aggiunto: "Il mister cerca di costruire una mentalità vincente, una mentalità che ti permette di fare la partita. Dobbiamo essere coraggiosi, determinati, giocare a calcio e vincere che poi è la cosa più importante. Questo è fondamentale. Poi qui ci sono tanti giovani bravi, che vogliono arrivare, che devono crescere. A 21-22-23 devono dimostrare di aver voglia, di essere da Nazionale. Questo devono impararlo, devono farlo, c'è bisogno di questo come Nazionale".

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Acerbi: "Io leader? Mi sento vecchietto solo per l'età"

Acerbi leader in campo? Ecco la sua risposta: "Sono uno che parla abbastanza in campo, cerco di aiutare i miei compagni. Cerco di mettere ordine quando è necessario, parlo quando è il momento giusto. Mi sento ancora bene mentalmente, anche fisicamente. Ovviamente cerco di dare una mano ai miei compagni: mi sento vecchietto solo per l'età, cerco di dare l'esempio con la voglia di fare e di mettermi sempre in discussione. Non sempre bisogna per forza parlare, ma fare i fatti".

L'analisi su Malta

Sul prossimo impegno della Nazionale contro Malta, il difensore dell'Inter ha detto: "Innanzitutto pensiamo a Malta, una squadra che vuole giocare a calcio. Anche nella gara che abbiamo vinto 2-0 loro hanno giocato bene, la mentalità e l'attenzione deve essere sempre uguale, anzi anche qualcosa in più rispetto alle gare più difficili come quella contro l'Inghilterra. Se non scendi in campo con la giusta concentrazione rischi di fare una figura brutta, come già successo a noi contro la Nord Macedonia quando uscimmo. Ciò che non vogliamo è pensare cosa potevamo fare...Ogni gara deve essere affrontata con attenzione massimale". Poi sulla nazionale inglese ha aggiunto: "Non è una rivincità, quella vittoria in finale nel loro stadio è stata una cosa bella per noi e meno per loro. Sicuramente saremo pronti per la sfida".

Così Acerbi sul tema scommesse

Sull'argomento calcioscommesse, che in queste ore ha visto protagonista Fagioli, Acerbi ha detto: "Io intendo il sapere cosa vuoi, il fare le cose fatte bene per svolgere al meglio il tuo lavoro. Non ci sei solo te che vuoi quella cosa lì e non sei da solo, non è il tennis che giochi da solo. Il comportamento esemplare intendo questo, intendo il rispetto per te stesso e per gli altri. E poi ognuno deve avere grandi obiettivi per dare il 100% e non centra nulla ciò che è successo. Non è nelle mie competenze giudicare, noi siamo molto sereni e concentrati sulle due partite. Ciò che accadrà verrà giudicato da persone più in alto".

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Dopo Bonaventura, oggi è il turno di Francesco Acerbi che si è presentato in conferenza stampa a Coverciano per parlare della gara di sabato sera 14 ottobre dell'Italia contro Malta, di scena sul prato del San Nicola di Bari. Il difensore azzurro ha dichiarato: "Quando indossi la maglia dell'Italia è sempre un onore e un privilegio. Rappresentiamo una Nazione intera e il comportamento deve essere esemplare per rispetto di noi stessi ma anche dei compagni, dello staff e della Nazione. Questo è quello che vuole il mister ed è giusto. L'aria qui è serena e siamo qui per eseguire quello che ci dice". Poi sul discorso infortuni ha ammesso: "I club ma anche noi vogliamo evitare di farci male. Venire in Nazionale è qualcosa che tutti sognano, non deve essere una cosa in più ma bisogna aspirare a qualcosa che va oltre. Un dolorino si può sopportare. Se uno ha paura è meglio non convocarlo, dipende anche da carattere, se uno ha paura ha più possibilità di farsi male".

Acerbi su Spalletti

Sulla chiamata di mister Spalletti, il difensore azzurro ha dichiarato: "Mi chiamò, fu gentilissimo. Io mi infortunai il 5 agosto e arrivai alla fine del mese senza aver giocato: in quell'occasione, decidemmo che mi sarei messo in carreggiata per poi farmi trovare pronto. Avevo bisogno della pausa di settembre per fare chilometri, per tornare al passi con gli altri". Poi ha aggiunto: "Il mister cerca di costruire una mentalità vincente, una mentalità che ti permette di fare la partita. Dobbiamo essere coraggiosi, determinati, giocare a calcio e vincere che poi è la cosa più importante. Questo è fondamentale. Poi qui ci sono tanti giovani bravi, che vogliono arrivare, che devono crescere. A 21-22-23 devono dimostrare di aver voglia, di essere da Nazionale. Questo devono impararlo, devono farlo, c'è bisogno di questo come Nazionale".

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