Dopo Bonaventura, oggi è il turno di Francesco Acerbi che si è presentato in conferenza stampa a Coverciano per parlare della gara di sabato sera 14 ottobre dell'Italia contro Malta, di scena sul prato del San Nicola di Bari. Il difensore azzurro ha dichiarato: "Quando indossi la maglia dell'Italia è sempre un onore e un privilegio. Rappresentiamo una Nazione intera e il comportamento deve essere esemplare per rispetto di noi stessi ma anche dei compagni, dello staff e della Nazione. Questo è quello che vuole il mister ed è giusto. L'aria qui è serena e siamo qui per eseguire quello che ci dice". Poi sul discorso infortuni ha ammesso: "I club ma anche noi vogliamo evitare di farci male. Venire in Nazionale è qualcosa che tutti sognano, non deve essere una cosa in più ma bisogna aspirare a qualcosa che va oltre. Un dolorino si può sopportare. Se uno ha paura è meglio non convocarlo, dipende anche da carattere, se uno ha paura ha più possibilità di farsi male".
Acerbi su Spalletti
Sulla chiamata di mister Spalletti, il difensore azzurro ha dichiarato: "Mi chiamò, fu gentilissimo. Io mi infortunai il 5 agosto e arrivai alla fine del mese senza aver giocato: in quell'occasione, decidemmo che mi sarei messo in carreggiata per poi farmi trovare pronto. Avevo bisogno della pausa di settembre per fare chilometri, per tornare al passi con gli altri". Poi ha aggiunto: "Il mister cerca di costruire una mentalità vincente, una mentalità che ti permette di fare la partita. Dobbiamo essere coraggiosi, determinati, giocare a calcio e vincere che poi è la cosa più importante. Questo è fondamentale. Poi qui ci sono tanti giovani bravi, che vogliono arrivare, che devono crescere. A 21-22-23 devono dimostrare di aver voglia, di essere da Nazionale. Questo devono impararlo, devono farlo, c'è bisogno di questo come Nazionale".