Vieri, la top 11: 6 ex Juve ma senza Del Piero. E quell'idea su Inzaghi, "via dall'Inter perché..."

A 'The Italian Football Podcast' l'ex attaccante ha parlato di Mondiale per club e non solo: leggi le dichiarazioni più significative

Christian Vieri, ex attaccante della Juventus e della Nazionale, è stato ospite nei giorni scorsi a 'The Italian Football Podcast', all'interno del quale ha rilasciato molteplici dichiarazioni in merito a quelli che sono i temi più caldi dell'estate: dal Mondiale per Club all'addio di Inzaghi all'Inter dopo la sconfitta in finale di Champions. Nel corso dell'intervista ha trovato spazio anche l'undici titolare composto dai giocatori più forti con cui ha giocato Vieri, e tanti sono i nomi che lo hanno accompagnato nel corso della sua esperienza alla Juventus.

Vieri sul Mondiale per Club

Una delle prime domande poste all'ex attaccante è stata quella relativa all'importanza della competizione europea più discussa dell'ultimo periodo: il Mondiale per Club. Vieri si è espresso così: “Penso che diventerà un grande torneo, e penso che sia già diventato grande come la Champions League e dura soltanto un mese. Penso che le squadre che parteciperanno vorranno vincere perché - stando a quanto letto sui giornali - ci sono in palio 120 milioni di dollari per la squadra vincitrice del Mondiale per Club. Per questo penso sia già grande come la Champions League perché, come sapete, un sacco di club in Europa così come in tutto il mondo si ritrovano ad affrontare problemi economici". Ha concluso poi l'ex bianconero: "Vincere questo torneo significherebbe respirare almeno un po’, e quando la FIFA realizza un torneo, chiunque vorrebbe partecipare”.

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L'addio di Inzaghi all'Inter

Vieri si è espresso anche sul cambio al timone dell'Inter, con l'addio di Inzaghi e l'arrivo di Chivu: "Penso che sia dovuto anche al risultato (5-0). Non penso che sarebbe andato via, ma dopo il 5-0 io penso abbia detto ‘Sai che c’è? Non ho più energie dopo questo risultato. Se perdi 2-0, 2-1 va bene, perché comunque resti in partita, ma un 5-0 è difficile da digerire. Penso che il risultato sia stato troppo pesante per Simone (Inzaghi, ndr), motivo per cui ha scelto di andar via piuttosto che ricominciare un’altra stagione da zero. Mi dispiace sia andato via perché non mi piace cambiare allenatori, e penso che un club, per vincere, abbia bisogno di molto tempo". Su Chivu: "Ad ogni modo è arrivato Chivu, un allenatore molto giovane che non ha mai allenato in Serie A prima del Parma, ma la squadra c’è ed è forte, quindi vediamo che idee ha e cosa succederà".

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Gli undici calciatori più forti...

Vieri si è sottoposto anche al classico gioco che consiste nell'elencare i compagni di squadra più forti con cui ha condiviso il campo nel corso della sua carriera da calciatore: “Gli undici giocatori più forti con cui ho giocato? Buffon in porta, Nesta, Cannavaro e Maldini i tre difensori. Davanti Ronaldo (il Fenomeno), Baggio, Zidane, a centrocampo Pirlo, Deschamps, un giocatore molto tranquillo e tanto, tanto forte, davvero molto forte. Ho giocato con lui alla Juventus, a cui aggiungo Di Biagio che mi forniva sempre tantissimi assist e Totti in attacco. Attacchiamo in sette e difendiamo in tre (ride, ndr)”.

 

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Christian Vieri, ex attaccante della Juventus e della Nazionale, è stato ospite nei giorni scorsi a 'The Italian Football Podcast', all'interno del quale ha rilasciato molteplici dichiarazioni in merito a quelli che sono i temi più caldi dell'estate: dal Mondiale per Club all'addio di Inzaghi all'Inter dopo la sconfitta in finale di Champions. Nel corso dell'intervista ha trovato spazio anche l'undici titolare composto dai giocatori più forti con cui ha giocato Vieri, e tanti sono i nomi che lo hanno accompagnato nel corso della sua esperienza alla Juventus.

Vieri sul Mondiale per Club

Una delle prime domande poste all'ex attaccante è stata quella relativa all'importanza della competizione europea più discussa dell'ultimo periodo: il Mondiale per Club. Vieri si è espresso così: “Penso che diventerà un grande torneo, e penso che sia già diventato grande come la Champions League e dura soltanto un mese. Penso che le squadre che parteciperanno vorranno vincere perché - stando a quanto letto sui giornali - ci sono in palio 120 milioni di dollari per la squadra vincitrice del Mondiale per Club. Per questo penso sia già grande come la Champions League perché, come sapete, un sacco di club in Europa così come in tutto il mondo si ritrovano ad affrontare problemi economici". Ha concluso poi l'ex bianconero: "Vincere questo torneo significherebbe respirare almeno un po’, e quando la FIFA realizza un torneo, chiunque vorrebbe partecipare”.

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