Inter, il Galatasaray ti scippa Calhanoglu. E ora ci si mette anche papà…

Il Galatasaray fa sul serio e Hakan Calhanoglu, come già riferito nei giorni scorsi, non chiude la porta. Anzi. Dopo quattro stagioni - come Simone Inzaghi, il tecnico che gli ha cambiato ruolo e prospettiva di carriera - il suo ciclo in nerazzurro potrebbe essere davvero giunto al termine. Va scritto che l’Inter finora non ha ricevuto né un’offerta scritta dal Galatasaray, né una richiesta di cessione da parte di Calhanoglu, ma è assai probabile che qualcosa accada se non nei prossimi giorni, non appena terminerà il cammino al Mondiale per club della squadra di Chivu per lasciar tranquillo sia il giocatore (comunque infortunato in questo momento), che la stessa Inter. Nelle prossime ore l’agente di Calhanoglu, Gordon Stipic, avrà un colloquio a Istanbul con la dirigenza del Galatasaray e l’allenatore Okan Buruk, guarda caso pure lui ex centrocampista dell’Inter fra il 2001 e il 2004. L'obiettivo della missione di Stipic è capire le intenzioni del Galatasaray, campione di Turchia - con 11 punti di vantaggio sul Fenerbahce di Mourinho e ben 31 sul Besiktas - e sicuro di partecipare alla prossima Champions League, a differenza della scorsa stagione quando fu eliminato nei playoff di qualificazione.

Galatasaray, missione Osimhen

La società di Istanbul è intenzionata a mettere insieme una rosa molto competitiva e lo farà senza badare a spese. Che, è ben ricordare, i club turchi effettuano sempre con grande solerzia quando si tratta dello stipendio di un giocatore da attrarre in squadra, meno quando si parla di costo del cartellino. Infatti nei giorni scorsi il Galatasaray ha messo a segno un grandissimo colpo ingaggiando lo svincolato Leroy Sané, libero dal Bayern Monaco, facendogli firmare un contratto triennale da ben 9 milioni a stagione, più 3 di bonus. E sempre il Galatasaray proverà a trattenere Victor Osimhen, capocannoniere dell'ultima Super Lig turca con 26 gol, e in prestito dal Napoli fino al 30 giugno. Missione difficile, nonostante una proposta da 15 milioni l'anno più di 10 garantiti fra sponsor e pubblicità, per concorrenza (ci sono Juventus, Manchester United e club arabi) e ambizioni del centravanti. Uno dei problemi è chiaramente rappresentato dalla clausola da 75 milioni del nigeriano col Napoli, cifra altissima per i turchi. Ma il Gala ci sta ragionando e ci proverà.

Addio Calha, chi per sostituirlo?

E Calhanoglu? Secondo i media turchi la proposta per il capitano della nazionale di Montella sarà di 10 milioni a stagione, dunque superiore di 3.5 milioni rispetto a quanto percepisce all'Inter.Calhanoglu da anni va ripetendo che il suo sogno è quello di chiudere la carriera nel club per cui tifava da bambino. E anche il papà del giocatore, attraverso Instagram, caldeggia il ritorno in patria di Hakan: «Spero che un giorno verrai al Galatasaray». Probabilmente si vedeva in Turchia fra un paio di stagioni, però da un altro punto di vista, a 31 anni e dopo un'annata complicata dal punto di vista fisico, evidentemente non esclude a priori un immediato trasferimento che gli garantirebbe, oltre a tanti soldi, anche la vetrina della Champions. 
L'Inter, per i suddetti motivi - ingaggio da 6.5 fino al 2027, età e acciacchi vari -, a differenza dell'estate 2024 quando disse no a qualsiasi abboccamento del Bayern Monaco, questa volta non si metterebbe di traverso. C'è un "ma", ovviamente. L'offerta del Galatasaray: gli ultimi rumors parlano di una proposta che potrebbe aggirarsi intorno ai 15 milioni più bonus e non i 30 ventilati nei giorni scorsi, dunque troppo poco per Marotta e Ausilio. L'Inter non si aspetta di vendere Calhanoglu a 40 milioni, ma almeno 25 garantiti li vorrebbe. Anche perché poi andrebbe trovato un sostituto e i nomi sul taccuino hanno tutti un certo prezzo, da 30 milioni in su. Dagli italiani Rovella (la clausola con la Lazio è addirittura da 50) e Ricci (30-35 la richiesta del Toro), a Ederson (40-50 per l'Atalanta) e Hjulmand (Sporting Lisbona, ancora 40). Meno cari Bernabé e Mandela Keita del Parma, ma sembrano profili più consoni a rimpiazzare eventualmente un'alternativa come Asllani, che un titolarissimo come Calhanoglu.