Djalò, l'addio scritto porta in Francia
Altro caso spinoso è evidentemente Tiago Djalò: il centrale portoghese è arrivato a Torino nel gennaio 2024 per un totale di 5 milioni bonus inclusi. Qui la formula trovata da Giuntoli ha portato i suoi frutti: l’accordo è fino al 2026, perché figlio delle incertezze legate alle sue condizioni fisiche post infortunio. Un colpo di fortuna da non sottovalutare per il futuro: a prescindere, per il giocatore protagonista al Porto nell’ultima stagione, ci sarà soltanto un anno da scontare, e allora la cessione definitiva si avvicina a passi veloci, piuttosto spediti.
Djalò, che anche coi Dragoes non se l’è passata splendidamente, compreso un finale burrascoso per questioni comportamentali, ha le porte spalancate sul futuro: in Ligue1 sono in tanti a ricordarsi del suo percorso al Lille e in Francia il giocatore tornerebbe volentieri, mentre in Portogallo sarebbe costretto a rivedere (molto) al ribasso le sue aspettative di ingaggio. Ecco, è che il nodo è tutto lì: 2 milioni netti garantiti, difficilmente reperibili altrove, almeno per le occasioni pronte oggi a bussare alla sua porta. Il rischio, come sempre e come ampiamente preventivato pure dal board juventino, è che si arrivi soltanto agli ultimi giorni di questo mercato caldo, particolare, però non ancora carburato in maniera concreta. Anche a causa di “tappi” così: difficili persino da allentare, figuriamoci toglierseli di torno.

