Pio Esposito mania, come Recoba e Adriano: l'Inter adesso snobba Hojlund

L’Imperatore colpì tutti  nel 2001, il Chino nel 199. L'azzurro ha già fatto la gavetta, ora può diventare il vice Lautaro

MILANO - Un lampo d’estate. Come il Chino Alvaro Recoba nel 1997 o l’Imperatore Adriano nel 2001. Due precedenti niente male. Francesco Pio Esposito ha conquistato tutti e si è conquistato - la indicazioni conducono tutte nella stessa direzione - un posto nell’Inter per la stagione ’25-26. L’attaccante di Castellammare di Stabia ha illuminato la sfida contro il River, entusiasmato il popolo nerazzurro e convinto la dirigenza a riporre per ora nel cassetto i ragionamenti su Rasmus Hojlund. In 48 ore è scoppiata la Pio Esposito mania.

Forse un eccessivo entusiasmo per un ragazzo che oggi compirà 20 anni e che deve ancora esordire in Serie A, però è innegabile che l’impatto del centravanti contro gli argentini - ma pure contro l’Urawa Reds dalla panchina - sia stato impressionante. Pio è cresciuto tantissimo nell’ultima stagione allo Spezia. Dopo una prima annata di apprendistato in B, con 38 presenze e solamente 3 gol, il ragazzo è diventato uomo.

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Pio Esposito e l'Inter

All’altezza notevole - 191 cm - ha aggiunto muscoli, necessari per destreggiarsi nelle aree di rigore “sporche” della serie cadetta, conclusa con 19 reti in 39 apparizioni. Un’evoluzione atletica evidenziata anche contro due marcatori esperti come Martinez Quarta e Diaz del River, ai quali ha risposto colpo su colpo, facendosi rispettare. Sulla tecnica c’erano già pochi dubbi prima, perché Pio aveva mostrato, sia nelle giovanili dell’Inter che nelle nazionali, di essere di una categoria diversa, giocando spesso sotto età. Chivu lo aveva promosso titolare nella Primavera dell’Inter a 17 anni, facendolo poi pure capitano.

Nell’estate del 2023, a 18 anni ancora da compiere, Esposito aveva prima disputato il Mondiale Under 20 con la nazionale azzurra, arrivando fino alla finale persa con l’Uruguay, quindi aveva conquistato l’Europeo con l’Under 19. E se non si fosse fatto male nei playoff di Serie B con lo Spezia, avrebbe giocato ancora da sotto età il recente Europeo Under 21.

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Come Recoba e Adriano

Invece il problema muscolare che l’ha costretto a dare forfait con gli azzurrini gli ha spalancato l’occasione con la prima squadra dell’Inter dove nel frattempo è arrivato uno dei suoi mentori, Chivu. E lui ha sfruttato l’opportunità. Come Recoba che il 31 agosto 1997 in un San Siro che fremeva per l’esordio di Ronaldo, entrò in campo al 72’ per Ganz, realizzando una strepitosa doppietta contro il Brescia. In pochi conoscevamo l’uruguaiano, di cui si era innamorato Moratti, e quella doppietta cambiò la carriera nerazzurra del Chino.

Così come la saetta su punizione al Bernabeu la notte del 14 agosto 2001 lanciò nel pianeta interista un 19enne Adriano. Entrambi, Recoba e Adriano, dovettero poi passare da alcuni prestiti per prendersi l'Inter; Pio quel passaggio l'ha già fatto e ora è pronto a indossare i panni dell'alternativa a Lautaro e Thuram, con Bonny del Parma - ieri non si sono registrate novità, attese comunque a breve - e Taremi o un "mister x" a completare il reparto

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MILANO - Un lampo d’estate. Come il Chino Alvaro Recoba nel 1997 o l’Imperatore Adriano nel 2001. Due precedenti niente male. Francesco Pio Esposito ha conquistato tutti e si è conquistato - la indicazioni conducono tutte nella stessa direzione - un posto nell’Inter per la stagione ’25-26. L’attaccante di Castellammare di Stabia ha illuminato la sfida contro il River, entusiasmato il popolo nerazzurro e convinto la dirigenza a riporre per ora nel cassetto i ragionamenti su Rasmus Hojlund. In 48 ore è scoppiata la Pio Esposito mania.

Forse un eccessivo entusiasmo per un ragazzo che oggi compirà 20 anni e che deve ancora esordire in Serie A, però è innegabile che l’impatto del centravanti contro gli argentini - ma pure contro l’Urawa Reds dalla panchina - sia stato impressionante. Pio è cresciuto tantissimo nell’ultima stagione allo Spezia. Dopo una prima annata di apprendistato in B, con 38 presenze e solamente 3 gol, il ragazzo è diventato uomo.

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