Pagina 2 | Ndidi, l'ultima occasione Juve: spunta la clausola e c'è un vantaggio

TORINO - La prima cosa nella vita è saper cogliere un’occasione, la seconda è capire quando lasciarla perdere. L’adagio è unanimemente riconosciuto a Benjamin Disraeli, ex primo ministro del Regno Unito, ma calza piuttosto bene anche addosso a Damien Comolli. Che, alla Juventus, si è presentato con il colpo Jonathan David: un parametro zero di lusso, appunto. E che ora, al di là e al di sopra di ogni algoritmo, annusa nell’aria un’altra opportunità da vagliare con grande attenzione.

Occasione Ndidi

Il nome in questione è quello di Wilfred Ndidi, 28 anni, mediano di professione. Il nigeriano milita nel Leicester e proprio qui si annida l’occasione: il club portato sul tetto d’Inghilterra da sir Ranieri nel 2016, infatti, poche settimane fa è retrocesso. E, contestualmente, si è attivata la clausola presente nel contratto di Ndidi, che ora potrà liberarsi dall’accordo firmato la scorsa estate e valido fino al 2027 a fronte del pagamento di appena 9 milioni di sterline, ovvero poco più di 10 milioni di euro. Per intenderci: il sito di riferimento Transfermarkt, un paio di anni fa soltanto, lo valutava 60 milioni. E, infatti, la concorrenza non manca. Ma la Juventus si è iscritta all’elenco dei club fortemente interessati al centrocampista difensivo, avendo mosso passi concreti in Inghilterra per sondare le intenzioni e le richieste economiche del nigeriano, arrivato in Europa nel 2015 grazie a un’intuizione dei belgi del Genk.

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Concorrenza per la Juve

Ndidi ha indossato la maglia del Leicester nel 2017, troppo tardi per aggiungere in bacheca l’incredibile Premier vinta da capitan Morgan e soci, ma non per conquistare da protagonista del gruppo una FA Cup e un Community Shield. Le 303 partite disputate con le Foxes gli sono valse una grande considerazione soprattutto Oltremanica, al punto che tanti club – in questi giorni – si sono mossi per prendere informazioni sulla sua situazione contrattuale: dall’Everton al Crystal Palace, dal Fulham al Manchester United, che a lui aveva pensato già un’estate fa, quando era arrivato a scadenza di contratto con l’attuale club prima di rinnovare in luglio con l’attuale triennale. Quello della clausola, per intenderci. Ma sulle sue tracce, negli ultimi giorni, si sono mossi anche il Betis e il “solito” Al Ahli. Oltre, appunto, alla Juventus. Che dalla sua può vantare un blasone di tutto rispetto, una buona disponibilità ad assecondare le richieste dell’entourage e, soprattutto, la partecipazione alla prossima Champions League.

Argomenti che hanno ingolosito il nigeriano di Lagos, città natale che condivide curiosamente con Osimhen. E che possono contribuire ad avvicinarlo alla Continassa, dove andrebbe a irrobustire – con caratteristiche inedite – il centrocampo di Tudor. A meno che le difficoltà nel trovare la quadra per il rinnovo del contratto, in scadenza tra meno di un anno, non portino a una separazione delle strade con McKennie.

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Sostituto Douglas Luiz cercasi

Qualcosa, in mezzo al campo, è d’altronde destinato a cambiare. Il principale indiziato a svestire la maglia bianconera è per certo Douglas Luiz, ai margini del progetto tecnico di Tudor almeno quanto lo era stato sotto la gestione Thiago Motta: gli agenti del brasiliano hanno incontrato la dirigenza della Juventus negli Stati Uniti, durante il Mondiale per Club, e sono ora alla ricerca di una collocazione per l’assistito. Ma non potrà certo essere un centrocampista di grande fisico e presenza come Ndidi, eventualmente, a sostituirlo.

Non a caso, i bianconeri hanno drizzato le antenne anche per il danese Morten Hjulmand dello Sporting, lui sì regista dai piedi molto educati. La Juventus aveva valutato l’affondo già due anni fa, quando aveva lasciato Lecce, e allo stesso modo lo apprezza oggi, forte di due anni in più da protagonista in Portogallo e in Europa, Champions compresa. Il club lusitano, però, non appare intenzionato a scostarsi dall’iniziale richiesta di 40 milioni. Non un prezzo da... occasione.

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Concorrenza per la Juve

Ndidi ha indossato la maglia del Leicester nel 2017, troppo tardi per aggiungere in bacheca l’incredibile Premier vinta da capitan Morgan e soci, ma non per conquistare da protagonista del gruppo una FA Cup e un Community Shield. Le 303 partite disputate con le Foxes gli sono valse una grande considerazione soprattutto Oltremanica, al punto che tanti club – in questi giorni – si sono mossi per prendere informazioni sulla sua situazione contrattuale: dall’Everton al Crystal Palace, dal Fulham al Manchester United, che a lui aveva pensato già un’estate fa, quando era arrivato a scadenza di contratto con l’attuale club prima di rinnovare in luglio con l’attuale triennale. Quello della clausola, per intenderci. Ma sulle sue tracce, negli ultimi giorni, si sono mossi anche il Betis e il “solito” Al Ahli. Oltre, appunto, alla Juventus. Che dalla sua può vantare un blasone di tutto rispetto, una buona disponibilità ad assecondare le richieste dell’entourage e, soprattutto, la partecipazione alla prossima Champions League.

Argomenti che hanno ingolosito il nigeriano di Lagos, città natale che condivide curiosamente con Osimhen. E che possono contribuire ad avvicinarlo alla Continassa, dove andrebbe a irrobustire – con caratteristiche inedite – il centrocampo di Tudor. A meno che le difficoltà nel trovare la quadra per il rinnovo del contratto, in scadenza tra meno di un anno, non portino a una separazione delle strade con McKennie.

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