Calciopoli, Juve-Inter 0-1 e Bergamo-De Santis: "Così tutto bene"

Nuove anticipazioni (e intercettazioni) sulla puntata di Report: la conversazione tra l’arbitro di quella partita e l’ex designatore
Calciopoli, Juve-Inter 0-1 e Bergamo-De Santis: "Così tutto bene"

Arrivano nuove anticipazioni sulla puntata che Report dedicherà a Calciopoli nella serata di lunedì. Si parte dalla famosa chiavetta USB che Luciano Moggi consegnò nelle mani dell’ex presidente Juve Andrea Agnelli durante l’Assembla degli azionisti del club bianconero del gennaio scorso. “Io qui ho portato - rivela l’ex dirigente Juve al giornalista della trasmissione di Raitre - le voci di chi nella sostanza è intercettato, di quello che dicono. Intercettazioni finite a processo? Di 170 mila intercettazioni solo 25 riguardavano la Juventus”.

L'intercettazione De Santis-Bergamo

Nella breve clip di presentazione pubblicata da Report sui canali social, viene svelata un’intercettazione esclusiva del 20 aprile 2005. Sono le ore successive a un Juventus-Inter 0-1, decisa dal gol di Cruz, e a parlare sono l’arbitro di quella sfida, Massimo De Santis, e l’ex designatore Paolo Bergamo.

P. Allora?
M. Mamma mia…
P. Mamma mia…Eh, ma son giù eh…
M. Comunque Paolo, l’importante è che questa è andata bene, sennò sai che casino che succedeva.
P. Eh Massimo te ne esci con quello…con campionato no d’oro… tipo eh…
M. Ma che scherzi…

E l’ex designatore degli arbitri, Paolo Bergamo, incalzato sul dialogo con il direttore di gara di quel derby d’Italia ha provato a spiegarsi così: “Quando De Santis mi chiamò, mi disse ‘siamo stati fortunati, è andato tutto nel verso… per cui accuse non ce ne possono fare’. Era così” .

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Carraro, Palazzi e la prescrizione Inter

Come dichiarato negli anni dai due designatori arbitrali (l’altro era Pierluigi Pairetto, ndr), quelle delle telefonate dei dirigenti era una pratica comune: “Ci chiamavano tutti”. La storia ha poi rivelato che nelle parole di entrambi non c’era niente di falso, dato che una telefonata tra Franco Carraro e Bergamo (mai considerata nel processo sportivo) mostrò il fatto che l’ex presidente Figc si raccomandasse con l’ex designatore a non commettere errori a favore dei bianconeri per evitare polveroni mediatici. Era il 26 novembre 2004, alla vigilia di un Inter-Juve e delle elezioni per il presidente della Lega calcio. Le testimonianze dei due designatori arbitrali trovarono successivamente conferma anche nelle azioni dell’allora procuratore federale Stefano Palazzi, che formulò le stesse richieste che aveva avanzato alla Juventus anche per l’Inter, con i reati però ormai prescritti nonostante la condanna per illecito sportivo.

Cosa vedremo a Report?

Per la prima volta Report raccoglie le testimonianze e le rivelazioni dei protagonisti di quella vicenda: lo stesso Moggi, l’allora presidente della Federcalcio Franco Carraro, il designatore degli arbitri Paolo Bergamo, l’allora presidente della Lega Calcio Massimo Cellino, l’allenatore della Nazionale Campione del Mondo Marcello Lippi - si legge nelle anticipazioni del programma che andrà in onda lunedì alle 21.20 - Interviste che ricostruiscono un quadro del tutto inedito su quali furono le forze che si misero in moto per scardinare quel sistema di potere, accompagnate ad atti giudiziari ancora inediti che offrono la prova delle attività di spionaggio condotte da altri club nei confronti dei dirigenti della Juventus, oltre che di alcuni arbitri. Alle spalle una battaglia di potere tra i grandi padroni del calcio, da Silvio Berlusconi a Massimo Moratti, dalla famiglia Agnelli a Franco Sensi, dai fratelli Della Valle alle banche che avevano messo un piede nel calcio italiano”.

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Arrivano nuove anticipazioni sulla puntata che Report dedicherà a Calciopoli nella serata di lunedì. Si parte dalla famosa chiavetta USB che Luciano Moggi consegnò nelle mani dell’ex presidente Juve Andrea Agnelli durante l’Assembla degli azionisti del club bianconero del gennaio scorso. “Io qui ho portato - rivela l’ex dirigente Juve al giornalista della trasmissione di Raitre - le voci di chi nella sostanza è intercettato, di quello che dicono. Intercettazioni finite a processo? Di 170 mila intercettazioni solo 25 riguardavano la Juventus”.

L'intercettazione De Santis-Bergamo

Nella breve clip di presentazione pubblicata da Report sui canali social, viene svelata un’intercettazione esclusiva del 20 aprile 2005. Sono le ore successive a un Juventus-Inter 0-1, decisa dal gol di Cruz, e a parlare sono l’arbitro di quella sfida, Massimo De Santis, e l’ex designatore Paolo Bergamo.

P. Allora?
M. Mamma mia…
P. Mamma mia…Eh, ma son giù eh…
M. Comunque Paolo, l’importante è che questa è andata bene, sennò sai che casino che succedeva.
P. Eh Massimo te ne esci con quello…con campionato no d’oro… tipo eh…
M. Ma che scherzi…

E l’ex designatore degli arbitri, Paolo Bergamo, incalzato sul dialogo con il direttore di gara di quel derby d’Italia ha provato a spiegarsi così: “Quando De Santis mi chiamò, mi disse ‘siamo stati fortunati, è andato tutto nel verso… per cui accuse non ce ne possono fare’. Era così” .

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