Per non parlare di Ceccarini o Tagliavento: la narrazione di Juventus-Inter è sempre stata una narrazione di recriminazioni arbitrali. E lei ne sa qualcosa... Le faccio una domanda provocatoria: sembra però che se sbagli contro l’Inter è più probabile che passi alla storia, rispetto a un errore contro la Juve. È una lettura troppo maliziosa?
"L’aspetto mediatico non è il mio campo e mi piacerebbe rovesciare a lei, direttore, questa domanda. Certo, sbagliare Juve-Inter può compromettere una stagione, se non un’intera carriera. E consideri che ad arbitrare Juve-Inter è sempre un numero ristrettissimo di arbitri. Forse il 10/15% dei direttori di gara. Anche questa volta i nomi in ballo erano solo due o tre. Sono sempre arbitri di un certo calibro".
Però, ribadisco, non ricordo arbitri che abbiano in qualche modo danneggiato la Juventus, siano passati alla storia e vengano ricordati per decenni.
"Mi perdoni, però questo non è un problema degli arbitri, semmai di chi racconta il calcio e seleziona cosa raccontare. D’altronde anche altrove succede questa cosa: il Real Madrid in Spagna riceve lo stesso trattamento della Juventus, per esempio. La squadra che vince più delle altre è la più amata, ma anche la più odiata".
Domanda brutale: la Juventus è stata più avvantaggiata dell’Inter?
"Io posso dire che gli errori sono “semplici errori” e non ci sono macchinazioni. Soprattutto non sono mai unidirezionali e, oltretutto, penso che alla fine di un campionato gli errori tendano a compensarsi".
Andiamo sui numeri di quest’anno: la Juventus ha ricevuto più del doppio dei cartellini gialli rispetto all’Inter (33 contro 15, a fronte di 156 falli commessi contro 127), mentre i rigori sono 2 per la Juventus e 6 per l’Inter. Ha detto che i numeri sono eloquenti: questi cosa dicono?
"Guardi, sui gialli provo a dare un elemento di riflessione: Inzaghi è famoso per le sue sostituzioni premature, quando un giocatore viene ammonito lo toglie. Questo è un freno per i suoi. Mi ricordo un siparietto di qualche anno fa con Sergej Milinkovic-Savic in Genoa-Lazio: dopo averlo ammonito, venne da me protestando in modo sconsiderato dicendomi: “Adesso il mister mi sostituisce!”. Insomma, questo è un grande deterrente per i giocatori nerazzurri a non prendere un giallo che gli può costare la sostituzione. Dall’altra parte c’è Allegri, un allenatore che ha sempre detto di guardare il numero di falli fatti dai suoi come un indicatore positivo dell’agonismo messo in campo (sorride, ndr)".