MILANO - Una commissione composta da ex calciatori, arbitri e giuristi che aiuti la classe arbitrale a dare una interpretazione univoca su tipologie di episodi ben definiti. Il lodo proposto da Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce ma, soprattutto, avvocato amministrativo di chiara fama, è stato sposato con entusiasmo da Giancarlo Viglione, avvocato patrocinante in Cassazione e Responsabile dell’Ufficio Legislativo della Federcalcio, in occasione della presentazione del nuovo Codice di giustizia sportiva da lui curato. L’idea trova ancora più forza dopo quanto accaduto nell’ultima giornata di campionato. "Ci sono tipologie di episodi, dallo “step on foot” ai rigori dati su rinvio dei difensori, che magari vengono anticipati da un attaccante che arriva da dietro, che oggi viaggiano molto sulle interpretazioni che dà la classe arbitrale applicandole tramite l’uso del Var - la tesi di Sticchi Damiani - Io vado a monte e mi chiedo se nel disciplinare queste fattispecie non si debba dare un contributo per far sì che le applicazioni delle stesse sia più chiara, sia più oggettiva senza che venga esasperata e quindi snaturata l’essenza del gioco".
Sticchi Damiani: "Così si confondono i tifosi"
"Per fare questo bisogna farsi aiutare sia dagli ex calciatori, sia da giuristi che possono ragionare con gli arbitri per dare, insieme agli arbitri, una tesi univoca su determinati tipi di episodi. Perché la confusione nel tifoso è oggi insita nel vedere per episodi identici interpretazioni che mutano, si evolvono e cambiano di domenica in domenica. L’anno scorso, ad esempio, dopo il gol annullato in Lecce-Milan a Piccoli per “step on foot” ci fu detto che è sempre fallo e che non conta l’elemento della volontarietà o della negligenza né se i giocatori stiano guardando la palla. Se questa spiegazione, data dai vertici arbitrali, viene trasposta all’episodio di Baldanzi in Monza-Roma può portare a un unico risultato, ovvero che quello è rigore".