Calhanoglu-Morata, i casi Turchia-Spagna e quelle scelte non gradite

Le condizioni del centrocampista Inter preoccupano il club nerazzurro, mentre Fonseca e il Milan attendono lo spagnolo in vista del match con la Juve

MILANO - L ’ansia di sabato notte è parzialmente passata, visto che il problema fisico rimediato da Hakan Calhanoglu nel primo tempo contro il Galles pare non aver procurato nuovi danni all’adduttore della coscia sinistra del centrocampista. Però l’Inter non può dirsi ancora serena. Ma andiamo con ordine. Ieri Calhanoglu ha svolto una risonanza magnetica in Turchia che ha escluso lesioni e l’esito è stato subito comunicato a Milano, dove l’Inter ha iniziato a svolgere un’azione diplomatica per cercare di far tornare il centrocampista in Italia, per sottoporlo a un nuovo controllo con lo staff del dottor Volpi a distanza di almeno 48 ore dall’infortunio.

Niente da fare. Calhanoglu - che ieri ha lanciato il suo canale personale su YouTube - resterà a disposizione di Vincenzo Montella, tant’è che oggi dovrebbe presentarsi nella conferenza stampa di vigilia della decisiva sfida di Nations in Montenegro: la Turchia è prima nel suo girone in Lega B e punta alla promozione per tornare in Serie A. Calhanoglu, che della Nazionale è capitano, ci tiene a rimanere in gruppo, così come la Federcalcio turca vuole che il giocatore resti al fianco dei compagni per una gara decisiva.

Le condizioni di Calhanoglu

Da quanto filtra dal ritiro turco, Calhanoglu non dovrebbe comunque giocare contro il Montenegro, ma andare in panchina. Da un lato questa cosa può essere una buona notizia per l’Inter, perché evidentemente il giocatore non ha avuto una vera ricaduta, dall’altro però non può che preoccupare perché se Montella avesse bisogno del suo apporto, potrebbe anche inserirlo a gara in corso, con tutti i rischi del caso. L’Inter, infatti, non ha gradito che Calhanoglu abbia giocato contro il Galles, visto che lui stesso negli spogliatoi a fine partita ha spiegato come non fosse «ancora pronto», aggiungendo poi che «ha iniziato a pizzicare e a farmi male nello stesso punto in cui avevo accusato fastidio». Già, perché il turco si era infortunato all’adduttore sinistro, rimediando un’elongazione, il 20 ottobre nei primi minuti di Roma-Inter.

Pure in quell’occasione non era al top, perché era rientrato spremuto dagli impegni con la Nazionale. Inzaghi lo aveva perso per una decina di giorni - tre le gare saltate con Young Boys, Juventus ed Empoli, col Venezia era subentrato a 20 minuti dalla fine -, stavolta il tecnico confida che tutto vada nel verso giusto. Calhanoglu potrebbe comunque riposare sabato e non giocare da titolare a Verona - Asllani è tornato e con l'Albania sabato ha disputato 90 minuti contro la Repubblica Ceca -, per poi essere disponibile a pieno regime per le partite con Lipsia e Fiorentina di fine mese.

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Le condizioni di Morata

Pure il Milan ha avuto i suoi grattacapi in questa sosta, anche se - risultati alla mano -, Paulo Fonseca può dirsi finora abbastanza soddisfatto e meno in ansia rispetto a Simone Inzaghi. Per esempio, sabato pomeriggio si è acceso un piccolo allarme intorno a Theo Hernandez, assente dall’allenamento di rifinitura della Francia a San Siro. Il motivo? Un colpo al ginocchio rimediato giovedì nella sfida dello Stade de France contro Israele. Una botta che ha convinto Deschamps a non schierarlo da titolare contro l’Italia (al suo posto l’ex romanista Digne), ma il terzino sinistro si è comunque accomodato in panchina.

Domani il mancino di Marsiglia rientrerà a Milanello (così come Maignan) e si capirà se si allenerà subito in gruppo o se si prenderà uno giorno di lavoro personalizzato per smaltire definitivamente il fastidio e mettersi poi a disposizione di Fonseca per la sfida di sabato a San Siro contro la Juventus. Piuttosto le preoccupazioni maggiori erano intorno ad Alvaro Morata. L'attaccante aveva saltato la trasferta di Cagliari prima della sosta per un trauma cranico e il Milan aveva chiaramente fatto capire che avrebbe preferito che non rispondesse alla convocazione (Fonseca aveva risposto duramente a De la Fuente in conferenza, dicendo che l’attaccante sarebbe dovuto rimanere a riposo per dieci giorni).

Le parole di De La Fuente

Morata, però, da capitano della squadra campione d'Europa, ha raggiunto il ritiro delle Furie Rosse per sottoporsi ai controlli di rito dello staff medico spagnolo e, dopo aver avuto rassicurazioni dai test effettuati, venerdì - dunque a soli otto giorni di distanza dal duro contro con Pavlovic in allenamento che lo aveva costretto a una notte in ospedale a Legnano - ha addirittura disputato 21 minuti contro la Danimarca. La Spagna ha vinto e si è qualificata per prima nel girone e stasera affronterà la Svizzera a Tenerife. Morata non solo non tornerà a Milanello in anticipo, ma dovrebbe scendere in campo da titolare.

Ieri De la Fuente lo ha per l’ennesima volta elogiato, anche perché in caso di gol Morata raggiungerà Fernando Torres a quota 38 reti al terzo posto dei bomber di tutti i tempi della Spagna (primo Villa a 59 e secondo Raul a 44): «Non so cos'altro dovrebbe fare, è un grande capitano e una grande persona - ha spiegato il tecnico -. Morata lascerà un’eredità importante e ce ne renderemo conto col tempo. Ha giocato in grandi squadre e ha vinto titoli, è un esempio per i giovani. Mi piacerebbe che fosse riconosciuto di più». Fonseca a Milano incrocerà le dita, anche perché Morata sarà fondamentale sabato contro la Juventus, una partita per lui, grande ex, dai mille significati.

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MILANO - L ’ansia di sabato notte è parzialmente passata, visto che il problema fisico rimediato da Hakan Calhanoglu nel primo tempo contro il Galles pare non aver procurato nuovi danni all’adduttore della coscia sinistra del centrocampista. Però l’Inter non può dirsi ancora serena. Ma andiamo con ordine. Ieri Calhanoglu ha svolto una risonanza magnetica in Turchia che ha escluso lesioni e l’esito è stato subito comunicato a Milano, dove l’Inter ha iniziato a svolgere un’azione diplomatica per cercare di far tornare il centrocampista in Italia, per sottoporlo a un nuovo controllo con lo staff del dottor Volpi a distanza di almeno 48 ore dall’infortunio.

Niente da fare. Calhanoglu - che ieri ha lanciato il suo canale personale su YouTube - resterà a disposizione di Vincenzo Montella, tant’è che oggi dovrebbe presentarsi nella conferenza stampa di vigilia della decisiva sfida di Nations in Montenegro: la Turchia è prima nel suo girone in Lega B e punta alla promozione per tornare in Serie A. Calhanoglu, che della Nazionale è capitano, ci tiene a rimanere in gruppo, così come la Federcalcio turca vuole che il giocatore resti al fianco dei compagni per una gara decisiva.

Le condizioni di Calhanoglu

Da quanto filtra dal ritiro turco, Calhanoglu non dovrebbe comunque giocare contro il Montenegro, ma andare in panchina. Da un lato questa cosa può essere una buona notizia per l’Inter, perché evidentemente il giocatore non ha avuto una vera ricaduta, dall’altro però non può che preoccupare perché se Montella avesse bisogno del suo apporto, potrebbe anche inserirlo a gara in corso, con tutti i rischi del caso. L’Inter, infatti, non ha gradito che Calhanoglu abbia giocato contro il Galles, visto che lui stesso negli spogliatoi a fine partita ha spiegato come non fosse «ancora pronto», aggiungendo poi che «ha iniziato a pizzicare e a farmi male nello stesso punto in cui avevo accusato fastidio». Già, perché il turco si era infortunato all’adduttore sinistro, rimediando un’elongazione, il 20 ottobre nei primi minuti di Roma-Inter.

Pure in quell’occasione non era al top, perché era rientrato spremuto dagli impegni con la Nazionale. Inzaghi lo aveva perso per una decina di giorni - tre le gare saltate con Young Boys, Juventus ed Empoli, col Venezia era subentrato a 20 minuti dalla fine -, stavolta il tecnico confida che tutto vada nel verso giusto. Calhanoglu potrebbe comunque riposare sabato e non giocare da titolare a Verona - Asllani è tornato e con l'Albania sabato ha disputato 90 minuti contro la Repubblica Ceca -, per poi essere disponibile a pieno regime per le partite con Lipsia e Fiorentina di fine mese.

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