Le dichiarazioni di Infantino
"Se c'è un candidato unico vuol dire che sono tutti contenti, la Fifa è sempre contenta. Con Gabriele (Gravina, ndr) ci conosciamo ormai da un po' di tempo. L'Italia deve sempre fare meglio, essere leader del mondo. Ci sono dei progetti sia calcistici, a livello di qualificazione per i Mondiali, che a livello di infrastrutture dove deve fare un po' meglio degli ultimi anni". Così Gianni Infantino, presidente della Fifa, a margine dell’assemblea elettiva della Figc. "Lo sanno anche i muri che le infrastrutture devo essere una priorità, perchè non sono al livello di altri paesi non solo europei ma nel mondo. Un paese di calcio come l'Italia deve avere degli stadi al top, oggi lo stadio non è solo un posto dove si gioca ma uno dove si vive e un orgoglio per la città per tutti. Mi dicono che si stanno muovendo un po' di cose, che si muovano in fretta", ha aggiunto.
Infantino sulla violenza negli stadi
"La violenza purtroppo è un problema non solo in Italia, ma in molti paesi. Poi va un po' ad onde, ci sono periodi che le cose vanno meglio e poi nasce di nuovo. Tutti dobbiamo cercare di calmare i tifosi, ricordando che il calcio è uno sport e deve unire. Ci può essere una presa in giro ma non può esserci mai la violenza. E quando c'è a livello di legislazione bisogna essere durissimi, chi è violento deve andare in carcere e restarci un bel po'". Sulla Nazionale italiana Infantino ha poi aggiunto: "Io sono presidente della Fifa da due Mondiali e l'Italia non si è qualificata, datevi una mossa. Non è mai successo. Ha vinto quattro mondiali, fate un po' voi. Il Mondiale per club penso sarà una competizione bellissima, a cui parteciperanno due squadre italiane, Inter e Juventus, e sarà una competizione che rimpiazza la vecchia Confederations cup per cui non si aggiungono partite", ha aggiunto a proposito della nuova competizione che partirà in estate negli Usa. "La Fifa organizza meno dell'1% di partite nel mondo, magari si dovrebbe iniziare a togliere qualcosa da chi organizza l'altro 99%. Così diamo invece l'opportunità a giocatori che non hanno l'opportunità di vincere un mondiale con una nazionale, ma di farlo con il loro club", ha concluso.
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