
Inzaghi ci aveva messo le mani, fatto la bocca e pregustata ampiamente, la vittoria Scudetto che il gol di Dimarco - pennellata d'autore su punizione - gli stava consegnando al Maradona. Sarebbe stato il turbo in vetta alla classifica ai nerazzurri, con +4 su Conte e - visto l'1-1 dell'andata al Meazza - vantaggio negli scontri diretti che sarebbe valso come un punto in più. Senza la fantasia di Kvara, perso a gennaio e non sostituito degnamente, e senza il peso specifico di Anguissa nel reparto nevralgico del campo, gli azzurri continuavano a sbattere contro il fortino interista senza passare. Ma, c'è un ma: ed è quello che le squadre di Conte non muoiono mai...
Davanti rallentano, la Juve può rientrare
Antonio la riprende con le mosse giuste, andando a cercare il gol fino alla fine, con gli esterni e soprattutto con Billing che spacca in due gli avversari fisicamente, inserendosi in maniera vincente nel finale per un pari pesantissimo e meritatissimo, che lascia la lotta per il titolo apertissima: Inter 58, Napoli 57, Atalanta 56 e addirittura un'occasione d'oro per la Juventus, che potrebbe salire a 52 vincendo col Verona, a -6 dalla vetta. Dopo la figuraccia a Empoli però, puntare sui bianconeri sembra un terno al lotto molto difficile da imbroccare al momento.