"Siamo rimasti io e De Laurentiis"
E sulle proprietà estere in Serie A: "Oggi ci sono le seconde squadre, ma non possono vincere il campionato, è vero che valorizzi i giocatori, ma tieni in piedi una squadra che ha gli stessi costi della squadra normale. E quindi è una follia dal punto di vista economico. Alla base di tutto ci deve essere la sostenibilità, a meno che tu non c'hai il pozzo, tiri sul petrolio e in ogni giorno regali i soldi, e qui interviene il ragionamento dei fondi. A chi fa comodo questa roba? In Italia ormai sono tutti fondi. Fatevi una domanda e datevi una risposta. Allora c'è qualcosa che non funziona, no? Siamo rimasti, di fatto, io e Aurelio De Laurentiis, poi Cagliari di Giulini e il Torino di Urbano e pochi altri. Il calcio italiano dove andrà a finire? Non è più italiano, sono tutti americani e perché si parla di calcio italiano?".
"Ho parlato con Baroni"
Sulla Lazio: "Ho parlato con Baroni e con la squadra, ho detto loro che può capitare di cadere, ma l'importante è avere la volontà e la forza di rialzarsi perché la Lazio ha tutto ciò che serve per fare bene. Sta a loro ricreare quel clima di fiducia in sé stessi e quello spirito di gruppo fatto di determinazione, umiltà e voglia di raggiungere insieme l'obiettivo. Che rimane quello di fare il meglio possibile". Poi una battuta sulla sede del ritiro estivo, ancora non confermata perché "non abbiamo ancora deciso. Abbiamo sul tavolo 3 ipotesi: mantenere il ritiro di Auronzo, andare in un'altra località o rimanere a Formello, un centro sportivo di altissimo livello",