Ferguson, i retroscena: Sartori-Corvino, Motta e i tortellini di Bologna

Il jolly rossoblù, figlio e nipote d’arte, è l’ultima delle tante scoperte del Ds bolognese: si ispira a Lampard, è già nel mirino della Juventus
Ferguson, i retroscena: Sartori-Corvino, Motta e i tortellini di Bologna© Getty Images

Raccontano che Thiago Motta durante il ritiro pre-campionato in Val Pusteria per stimolarlo l’abbia sfidato: "Quest’anno devi arrivare in doppia cifra". Lewis Ferguson ha memorizzato al volo l’invito del tecnico italo-brasiliano, col chiaro intento di vincere pure questa sfida. D’altronde per chi è riuscito a segnare in una stagione ben 16 gol con l’Aberdeen nel 2021/22 tra Scottish Premier League e Scottish Cup, l’impresa appare tutt’altro che impossibile. In fondo la prima annata italiana col Bologna era già stata di altissimo livello: 7 reti da rookie che l’hanno reso immediatamente un uomo-mercato. Giovanni Sartori, che un blitz dei suoi nell’estate 2022 anticipò il collega leccese Pantaleo Corvino, ha però subito messo le cose in chiaro: Fergie non si tocca. Incedibilitá avallata immediatamente anche da Motta, che considera lo scozzese il perno della sua mediana. Avanti insieme con un obiettivo affasciante da raggiungere: riportare il Bologna in Europa a distanza di 25 anni dall’ultima volta. Missione possibile grazie agli inserimenti offensivi di Lewis, che ha già servito 3 assist e soprattutto segnato 3 gol finora. L’ultimo dei quali la settimana scorsa ha mandato al tappeto una rivale diretta per la corsa alle coppe come la Lazio.

Le sirene di mercato e l'idolo Lampard

Se continua così, le sirene di mercato la prossima estate torneranno a riecheggiare ancora più forti. La Juventus (c’era Cristiano Giuntoli in tribuna al Dall’Ara venerdì scorso) lo segue già, occhio poi alle sirene inglesi con Fulham e Nottingham Forest che l’hanno messo nel mirino da tempo. All’orizzonte per il Bologna si prospetta una clamorosa plusvalenza, visto che oggi vale 4 volte tanto rispetto ai 3,5 milioni investiti per portarlo in rossoblù. Sotto le Due Torri Ferguson ha trovato l’ambiente ideale per esplodere definitivamente. Il classe 1999, infatti, sa destreggiarsi in più ruoli: da quello naturale di mezzala a quello di trequartista alle spalle di Zirkzee. Una duttilità tattica che permette a Motta di passare in corso d’opera dal 4-3-3 al 4-2-3–1 senza problemi. In fondo per chi è cresciuto divorando i video su Frank Lampard non poteva essere altrimenti. L’ex capitano del Chelsea è il suo modello di riferimento, al quale assomiglia proprio per il tempismo nel catapultarsi e farsi trovare pronto in zona-gol. Il suo agente Bill McMurdo - di talenti se ne intende visto che ha rappresentato un Pallone d’Oro come George Best - gli ha vaticinato un futuro in un top club. Fergie non ci pensa: il suo unico obiettivo è quello di portare in alto il Bologna.

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Il rapporto con la città e lo sport nel Dna

D’altronde nella città emiliana lui e la compagna si trovano a meraviglia. Qui è nata la primogenita Lake e può capitare di incontrarlo per le vie del centro storico, dove porta la bimba a fare delle lunghe passeggiate. Le stesse che ama fare con la famiglia nel giorno libero sui colli bolognesi per rilassarsi. Nel nostro paese Lewis ha poi scoperto le delizie della cucina italiana, della quale è diventato grande fan, in particolare dei tortellini. Peccati di gola da concedersi dopo la partita, ma senza esagerare perché Ferguson è attento alla gestione del proprio fisico. Timido e schivo: non ama troppo apparire in tv o sui social, tanto che a serie tv e PlayStation preferisce lo stare a contatto con la natura. Al massimo guarda qualche partita di calcio. Uno sport che è nel suo Dna, visto che papà Derek ha giocato una vita nei Glasgow Rangers; mentre lo zio Barry è una leggenda del calcio scozzese, essendo stato addirittura nominato membro dell’Ordine dell’Impero Britannico. Ora tocca a Lewis scrivere la storia.

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Raccontano che Thiago Motta durante il ritiro pre-campionato in Val Pusteria per stimolarlo l’abbia sfidato: "Quest’anno devi arrivare in doppia cifra". Lewis Ferguson ha memorizzato al volo l’invito del tecnico italo-brasiliano, col chiaro intento di vincere pure questa sfida. D’altronde per chi è riuscito a segnare in una stagione ben 16 gol con l’Aberdeen nel 2021/22 tra Scottish Premier League e Scottish Cup, l’impresa appare tutt’altro che impossibile. In fondo la prima annata italiana col Bologna era già stata di altissimo livello: 7 reti da rookie che l’hanno reso immediatamente un uomo-mercato. Giovanni Sartori, che un blitz dei suoi nell’estate 2022 anticipò il collega leccese Pantaleo Corvino, ha però subito messo le cose in chiaro: Fergie non si tocca. Incedibilitá avallata immediatamente anche da Motta, che considera lo scozzese il perno della sua mediana. Avanti insieme con un obiettivo affasciante da raggiungere: riportare il Bologna in Europa a distanza di 25 anni dall’ultima volta. Missione possibile grazie agli inserimenti offensivi di Lewis, che ha già servito 3 assist e soprattutto segnato 3 gol finora. L’ultimo dei quali la settimana scorsa ha mandato al tappeto una rivale diretta per la corsa alle coppe come la Lazio.

Le sirene di mercato e l'idolo Lampard

Se continua così, le sirene di mercato la prossima estate torneranno a riecheggiare ancora più forti. La Juventus (c’era Cristiano Giuntoli in tribuna al Dall’Ara venerdì scorso) lo segue già, occhio poi alle sirene inglesi con Fulham e Nottingham Forest che l’hanno messo nel mirino da tempo. All’orizzonte per il Bologna si prospetta una clamorosa plusvalenza, visto che oggi vale 4 volte tanto rispetto ai 3,5 milioni investiti per portarlo in rossoblù. Sotto le Due Torri Ferguson ha trovato l’ambiente ideale per esplodere definitivamente. Il classe 1999, infatti, sa destreggiarsi in più ruoli: da quello naturale di mezzala a quello di trequartista alle spalle di Zirkzee. Una duttilità tattica che permette a Motta di passare in corso d’opera dal 4-3-3 al 4-2-3–1 senza problemi. In fondo per chi è cresciuto divorando i video su Frank Lampard non poteva essere altrimenti. L’ex capitano del Chelsea è il suo modello di riferimento, al quale assomiglia proprio per il tempismo nel catapultarsi e farsi trovare pronto in zona-gol. Il suo agente Bill McMurdo - di talenti se ne intende visto che ha rappresentato un Pallone d’Oro come George Best - gli ha vaticinato un futuro in un top club. Fergie non ci pensa: il suo unico obiettivo è quello di portare in alto il Bologna.

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