Commisso: "Mercato? Rocco mette il cash. Italiano resta alla Fiorentina"

Il presidente americano della viola ha parlato in conferenza stampa riguardo il futuro dell'allenatore e il mercato

"Ho sentito tante stupidaggini su Italiano". Rocco Commisso non ci ha girato attorno alla precisa domanda in conferenza stampa sul futuro dell'allenatore. Nella giornata di ieri, venerdì 9 giugno, subito dopo la batosta nella finale di Conference League contro il West Ham, il presidente ha incontrato a pranzo il tecnico e insieme hanno deciso di andare avanti.

Fiorentina, Commisso, futuro Italiano

Un segnale di continuità dopo i due anni in cui la Fiorentina ha raggiunto l'Europa e la finale di Conference poi persa al 90' contro gli inglesi. Rocco Commisso ha confermato Italiano in conferenza e ha proseguito: "La Fiorentina riparte da lui. Non ha mai detto di voler andare via e anzi sarebbe bello se lui e il suo staff rimanessero qui per tanti anni. Ha l'occasione di fare la storia del club" per togliere altri eventuali dubbi. Il presidente ha continuato sull'allenatore: "L'unica garanzia è che sarà pagato. Battute a parte, abbiamo parlato del futuro, di chi sarà ceduto, chi dobbiamo prendere, per cercare di fare la cosa migliore per la squadra e per la società". 

Fiorentina, conferenza Commisso

La conferenza del presidente Commisso ha trattato diversi temi e non solo quello sull'allenatore. Il primo sul mercato: "Cercheremo sempre di migliorare la squadra, nei limiti del possibile. Ogni anno mettiamo 35 milioni cash, siamo in una buona posizione a livello finanziario grazie alle cessioni. Pradé e Italiano si incontreranno per parlare del mercato perché ci sono alcune situazioni da vedere. Non faremo spese folli". Poi sul bilancio stagionale: "Per me rimane positiva, anzi eccellente, nonostante due finali perse. Sia con l'Inter sia con quegli animali del West Ham abbiamo perso, ma vi sembra che Atalanta, Juve e Lazio abbiano fatto meglio? La Roma in Coppa Italia dov'era?". 

Il presidente ha poi parlato anche della Primavera: "I nostri ragazzi sono stati piccoli eori. Ieri il Lecce ha giocato soltanto con straneieri mentre i nostri oltre a essere italiani sono quasi tutti toscani. In Italia deve andare così e ho parlato con Gravina. Non è giusto che gli italiani costano di più e qualcuno se lo deve mettere in testa. Noi abbiamo fatto salire Bianco, non ha giocato tanto ma non decido io. Questi ragazzi sono forti per me". Poi le parole sulla Juve e il paragone con gli attaccanti: "Non voglio parlare della Juve altrimenti rischio che le mie parole possano essere male interpretate. Voglio dire solo questo: Vlahovic e Chiesa li abbiamo venduti per 135 milioni, Jovic e Cabral presi per 15 milioni. I nostri due hanno fatto 28 gol, quegli altri due 15". 

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