Il messaggio per Conte e Allegri
Agli altri allenatori un messaggio: "Non sarà Pioli contro Allegri o contro Conte, ma sarà Fiorentina contro Napoli, Milan. Noi dobbiamo avere il fuoco dentro. Potevo restare dov'ero ed essere tra i 10 allenatori più pagati al mondo. Se la Fiorentina è top dobbiamo dimostrarlo. Allegri non ci ha messo tra le candidate della Champions: l'ho già scritto sulla lavagna...". Sulle tante pretendenti che ora ci sono in Serie A: "È sempre più difficile puntare a più obiettivi. Andare fino in fondo alle coppe e in campionato è durissima. Questo possa essere un indice di non continuità. Il livello si sta assottigliando. Ci sono 8/9/10 squadre che possono lottare: l'anno scorso Lazio e Milan sono rimasti fuori dalle coppe, con cinque punti in più la Fiorentina andava in Champions e con 5 in meno arrivava nona. Questo ci deve far capire che il gap sia colmabile, lo spazio c'è ma è uno spazio molto piccolo, di 2 o 3 punti. I dettagli faranno la differenza, giocare anche con l'1% in più farà la differenza e noi dovremo farci un mazzo così, cercando di fare la partita e non subirla".
Gli esempi Cristiano Ronaldo e Luis Enrique
Sul centenario della Fiorentina: "Sappiamo che è un anno importante, si sogna di notte ma si lavora di giorno". E una descrizione di Cristiano Ronaldo, allenato all'Al Nassr: "È stato un onore allenarlo. Lui è molto più che un campione. Non avete idea di quello che c'è dentro al suo personaggio. Ho condiviso con lui la sua gestione, è un professionista incredibile e ha l'ossessione di giocare e fare gol. Lui vive la giornata in funzione a star bene la partita successiva. Dobbiamo avere quella determinazione". Chiude con una citazione sull'imprevedivilità: "Il nostro sport ci obbliga ad essere curioso e documentari. Luis Enrique è un allenatore che stimavo fin dai tempi della Roma e ha detto una cosa molto bella: 'Siamo prevedibili per noi stessi e imprevedibili per gli avversari'. Questa dev'essere una frase che dovremo adottare anche noi. Conte l'anno scorso ha cambiato molto, sia nel modo di difendere che nel modo di attaccare, dobbiamo sempre migliorare e mettere in difficoltà gli avversari. Le posizioni cambieranno perché gli avversari cambieranno: sono gli avversari che ci dicono dove andare in campo".