Gudmundsson come Dybala? Quante cose in comune e non solo per il campo

L'islandese del Genoa sta illuminando la Serie A a suon di gol e giocate e il suo percorso ricorda quello della Joya a Palermo
Gudmundsson come Dybala? Quante cose in comune e non solo per il campo© Ansa/Getty Images

L'umiltà è la forza del talento, una cornice per un quadro che può risplendere. Gudmundsson ne ha tanta. Sta spaccando la Serie A senza fare rumore, a suon di giocate con il Genoa, che dipende dal suo piede magico. E allora ecco che ritorna alla mente il sinistro di Dybala. Perché? Movenze simili e stesso percorso, anche se l'islandese ha trovato qualche ostacolo in più da saltare. È nato con un pallone nella culla, la sua famiglia si è cresciuta con il calcio, tranne il bisnonno, che addirittura ha trovato posto anche nel parlamento islandese, ma sempre dopo aver indossato una divisa. Molta pressione e un obiettivo: ora lo ha raggiunto, forse un po' in ritardo, ma ha tutto il tempo per continuare a splendere.

Gudmundsson come Dybala: l'Italia, la Serie B e tanta classe

Guardando le partite del Genoa, la domanda sorge spontanea: perché Gudmundsson è arrivato in Serie A solo a 26 anni? Non c'è una risposta. Forse neanche serve, ma la carriera di un giocatore può cambiare in uno schiocco di dita. E allora l'islandese non ha intenzione di fermarsi. Dal presente magico al recente passato, facciamo un salto indietro e richiamiamo in causa Dybala. Questa volta non per le caratteristiche tecniche, ma per il percorso. Così come la Joya è arrivato in un club italiano da sconosciuto, dall'AZ Alkmaar. All'epoca però sul cartellino dell'argentino pendeva anche il peso del costo, pagato dal Palermo circa 12 milioni. Zamparini ci ha creduto da subito e ha poi ottenuto i risultati. Albert invece è arrivato al Genoa a scadenza, quindi non ha dovuto dimostrare nulla, sin dal principio.

Ma non parliamo di soldi. Ritorniamo al viaggio. Entrambi hanno vestito per la prima volta la maglia dei rispettivi club, trovando una squadra in difficoltà. Sono retrocessi, ma non hanno abbandonato la nave. E hanno fatto bene. In Serie B è arrivato il riscatto, con un'annata da protagonista, terminata con la promozione in A, per entrambi. Così come quel Paulo, ora Gudmundsson sta illuminando il campionato: tante giocate da "aspirante fuoriclasse" e già quattro gol. A fine anno nel 2015, l'argentino riuscì a convincere la Juventus. Il diamante islandese ora spera di continuare a seguire la sua strada, con ovviamente il benestare del Grifone, che per il momento si limita a gustarsi le sue prodezze.

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