Gilardino, i punti con Juve e Inter e le due punte: "Sui loro centrali..."

Il tecnico del Genoa analizza lo 0-0 dell'Allianz Stadium, e svela la mossa tattica per provare a mettere in difficoltà la squadra di Allegri

Risale il Genoa di Alberto Gilardino. I rossoblù all'Allianz Stadium fermano la Juventus sul risultato di 0-0. Se i bianconeri hanno vinto solo 1 gara nelle ultime 8, i grifoni si rialzano dopo i due ko di fila contro Inter e Monza. Un risultato prezioso in chiave salvezza, perché consente al Genoa di portarsi a 34 punti, e quindi a +10 sul Frosinone terzultimo in classifica.

Juve-Genoa, l'analisi di Gilardino

A commentare il pareggio contro la Juve di Massimiliano Allegri ci ha pensato il tecnico rossoblù, Alberto Gilardino, ai microfoni di Dazn: "Sensazioni positive da parte della squadra sotto il punto di vista dell'atteggiamento, della coesione, dello spirito di squadra. Venivamo da due sconfitte, specie l'ultima dove eravamo reduci da un ottimo secondo tempo col Monza. Volevamo fare una gara importante contro una Juve forte, e quindi anche inserendo Gudmundsson mezzala per metterli in difficoltà. L'idea iniziale era quella di giocare con lui in quel ruolo più difensivo, potendo andare poi a lavorare nello spazio, alle spalle o in diagonale a Locatelli, per trovarlo tra le linee con Retegui e Vitinha che tenessero i centrali nella Juventus. Nel primo tempo bravi sia in compattezza che nella ricerca di alcune linee di passaggio. Normale nella ripresa soffrire un po' e abbassarsi, ma abbiamo concesso poco o nulla".

Sui singoli: "Messias? Oggi l'ho utilizzato in un ruolo in cui ha giocato meno, ma l'ha fatto con grande dedizione e sacrificio, ha fatto una partita importante come tutti. La volontà era di fare questo tipo di partita. Vitinha ha fatto una gara importante, da grande giocatore. Ha corso in fase difensiva, giocato bene in appoggio, attaccando la profondità".

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Obiettivi Genoa e punti con Inter e Juve

Gilardino, oggi tecnico del Genoa, ha un glorioso passato da calciatore, ma in quale ruolo ha avvertito maggiore 'sofferenza'? Non ha dubbi: "Sicuramente ora. Nella partita di oggi soprattutto nel secondo tempo e gli ultimi 10-15 minuti. Anche perché poi venire qua, come dicevo prima, comporta concedere qualcosa: bisogna saper soffrire, e l'abbiamo fatto contro una Juve che ha messo gente pesante negli ultimi 20 minuti".

Il Genoa ha pareggiato due volte su due con la Juventus e nella gara d'andata con l'Inter: "Siamo una squadra più votata a portare la palla nella metà campo avversaria. Abbiamo giocatori con questi tipi di caratteristiche. È vero che quest'anno che abbiamo strappato punti con Inter e Juve che prima delle gare potevano essere inaspettati, devo ringraziare i ragazzi per il percorso che stanno facendo. Quest'anno forse solo alla prima con la Fiorentina abbiamo fatto male, ma ci ha svegliato. Sotto il profilo dell'atteggiamento e della dedizione non abbiamo sbagliato quasi mai". Il Genoa sembra ormai a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione, può puntare ad altri obiettivi? Gilardino risponde così: "Sì, abbiamo la voglia e dobbiamo avere la voglia di porci degli obiettivi, ovvero fare più punti possibili. C'è la volontà di stupire e di migliorarsi, questo deve essere il nostro percorso".

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De Winter e la gara da ex

A commentare a Dazn il pari di Torino ci ha pensato anche Koni De Winter, che veste la maglia del Genoa ma che è ancora di proprietà della Juventus, nonostante i rossoblù abbiano la possibilità di riscattarlo a fine stagione. Queste le parole del belga sulla partita dell'Allianz Stadium: "Quello che cercavamo era prendere punti, e ci siamo riusciti. Dato tutto contro una squadra forte e col pubblico a sostenerlo, siamo stati bravi. Noi proviamo in ogni partita a dare tutto, se viene il risultato positivo va bene, ma vogliamo giocare sempre al massimo, contro tutti e non solo con le grandi, anche se con le big spesso è andata bene. Abbiamo un gruppo bellissimo, ci impegniamo tutti. Restiamo concentrati, mister e tifosi ci spingono sempre". Infine sulla sua situazione personale nonché sulla recentissima convocazione (la prima per lui) da parte del Belgio: "Mi sento cresciuto, è un grande orgoglio per essere stato convocato dalla nazionale belga, ma servono sempre lavoro e continuità".

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Risale il Genoa di Alberto Gilardino. I rossoblù all'Allianz Stadium fermano la Juventus sul risultato di 0-0. Se i bianconeri hanno vinto solo 1 gara nelle ultime 8, i grifoni si rialzano dopo i due ko di fila contro Inter e Monza. Un risultato prezioso in chiave salvezza, perché consente al Genoa di portarsi a 34 punti, e quindi a +10 sul Frosinone terzultimo in classifica.

Juve-Genoa, l'analisi di Gilardino

A commentare il pareggio contro la Juve di Massimiliano Allegri ci ha pensato il tecnico rossoblù, Alberto Gilardino, ai microfoni di Dazn: "Sensazioni positive da parte della squadra sotto il punto di vista dell'atteggiamento, della coesione, dello spirito di squadra. Venivamo da due sconfitte, specie l'ultima dove eravamo reduci da un ottimo secondo tempo col Monza. Volevamo fare una gara importante contro una Juve forte, e quindi anche inserendo Gudmundsson mezzala per metterli in difficoltà. L'idea iniziale era quella di giocare con lui in quel ruolo più difensivo, potendo andare poi a lavorare nello spazio, alle spalle o in diagonale a Locatelli, per trovarlo tra le linee con Retegui e Vitinha che tenessero i centrali nella Juventus. Nel primo tempo bravi sia in compattezza che nella ricerca di alcune linee di passaggio. Normale nella ripresa soffrire un po' e abbassarsi, ma abbiamo concesso poco o nulla".

Sui singoli: "Messias? Oggi l'ho utilizzato in un ruolo in cui ha giocato meno, ma l'ha fatto con grande dedizione e sacrificio, ha fatto una partita importante come tutti. La volontà era di fare questo tipo di partita. Vitinha ha fatto una gara importante, da grande giocatore. Ha corso in fase difensiva, giocato bene in appoggio, attaccando la profondità".

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