Inter, sicura di trovare uno meglio di Inzaghi?

Una domanda che per primo dovrebbe iniziare a farsi pure Steven Zhang
Inter, sicura di trovare uno meglio di Inzaghi?© EPA

La storia è metro di paragone per giudicare (anche) il presente. Saper gestire campionato e Champions è complicatissimo: José Mourinho - con un organico imparagonabile a quello attuale - subì il sorpasso dalla Roma che poi si suicidò, altrimenti l’Inter non avrebbe vinto lo scudetto nella stagione del Triplete. Leonardo, nel giro di una manciata di giorni, con un’Inter altrettanto forte vanificò la rincorsa sul Milan e fu preso a schiaffi dallo Schalke; mentre Antonio Conte - ancora atteso come il salvatore della patria da molti - arrivò in fondo in Europa League beneficiando delle “finals” ideate in coda alla stagione causa pandemia e vinse uno scudetto dopo essere uscito nella stagione successiva dalle competizioni europee.

Inter, gli alibi di Inzaghi

Un anno fa, se Simone Inzaghi si fosse trovato nella stessa condizione di chi l’ha preceduto, avrebbe probabilmente vinto la volata col Milan (determinante in negativo fu, anche per l’infortunio di Brozovic, il doppio scontro col Liverpool). Mentre quest’anno (va sottolineato con forza) il cammino dell’Inter in campionato è molto deludente, però - come dimostrano i pochi sprazzi di vero Lukaku visti in stagione - l’allenatore ha un alibi incrollabile nel non aver avuto per mesi il belga oltre che Brozovic. Inzaghi, dalla sua, ha pure il fatto di essere un incrollabile aziendalista. Non un fattore da poco considerato che l’Inter andrà incontro a un’annata dove potrebbe esserci un passaggio di proprietà o comunque importanti stravolgimenti (la questione Oaktree pende sulla testa di Suning): qualsiasi allenatore, prima di prendersi in carico un’eredità comunque pesantissima (a oggi siamo a tre trofei vinti in due anni e una semifinale di Champions “opzionata”) vorrà sapere quali siano i programmi societari che giocoforza - inizierà a farsi sentire pure il settlement agreement firmato con la Uefa - non potrebbero che essere nebulosi.

Inzaghi, una domanda che dovrebbe farsi pure Zhang

Inzaghi ha già dimostrato di avere spalle larghe, ha sopportato critiche (le più feroci dall’interno, anche se c’è chi vuol far credere il contrario: da qui l’appello all’unità fatto prima del match col Benfica), e ha fatto vedere come, in un’annata comunque problematica, abbia sempre governato bene lo spogliatoio. L’eventuale sostituto sarebbe altrettanto bravo a farlo? Una domanda che per primo dovrebbe iniziare a farsi pure Steven Zhang.

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