Inzaghi su Fiorentina-Inter: "Resto al 100%, mai sentito precario"

Il tecnico nerazzurro ha presentato in conferenza stampa la finale di Coppa Italia di scena domani sera all'Olimpico di Roma
Inzaghi su Fiorentina-Inter: "Resto al 100%, mai sentito precario"© Inter via Getty Images

Simone Inzaghi ha presentato in conferenza stampa il match dell'Inter contro la Fiorentina, valido per la finale di Coppa Italia, che sarà diretta da Irrati, di scena domani sera allo stadio Olimpico di Roma. Il tecnico nerazzurro ha dichiarato: "Noi favoriti? Chiaramente è una finale, ne ho giocate diverse e delle volte si era favoriti e altri sfavoriti. Domani affrontiamo una squadra in salute, nelle ultime 24 ha perso quattro volte e vinto quasi sempre. Sappiamo cosa troveremo, ci siamo affrontati tanti anni e quest'anno abbiamo vinto e perso. Si sono meritati due finali come noi, sarà aperta ma dobbiamo essere squadra ed essere bravi a reggere la partita". Poi sul fatto di essere uno specialista nelle finali di coppa aggiuge: "Speriamo che questa fama possa continuare perché abbiamo due finali da disputare. Mi fa piacere e spero che la tradizione possa continuare. Negli ultimi mesi abbiamo fatto cose importanti, la finale di Coppa Italia non è scontata perché era da tanti anni che non capitava andarci. In campionato siamo stati bravi e manca un passetto. La finale di Champions è inaspettata per la maggioranza, ma noi ci credevamo già dal sorteggio".

Inzaghi sul discorso di Mattarella

Sul discorso del presidente Mattarella in vista della finale di Coppa Italia, Inzaghi ha commentato: "Ha fatto un discorso emozionante, ho avuto la fortuna di averlo già incontrato ed è stato un altro incontro emozionante. Ha parlato a entrambe a cuore aperto, ci ha detto che siamo uomini di sport e che dobbiamo dare l'esempio. Noi, protagonisti di certe serate, dobbiamo essere d'esempio".

Inzaghi su Fiorentina, futuro e City

Il tecnico nerazzurro ha continuato la conferenza dichiarando: "Fiorentina? Li rispettiamo e sappiamo che partita dobbiamo fare e il percorso che ci ha portato qui. In un momento importante della nostra stagione, cercheremo di dare il massimo sapendo che giocano bene. Ma l'Inter vuole la coppa come l'anno scorso". Poi sul suo futuro aggiunge: "Non mi sono mai sentito un precario, ho lavorato e dato il massimo sempre. Ma noi allenatori siamo giudicati sempre per i risultati che otteniamo". E sul Manchester City da affrontare in finale Champions conclude: "Pensare al City? Assolutamente no, perché sappiamo i sacrifici che abbiamo fatto per giocarci questa finale. Ci sarà impegno folle, ma avremo davanti una squadra che vuole lo stesso trofeo. Dobbiamo gestirla bene".

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Handanovic: "Futuro? Non so niente"

Con mister Inzaghi, parla in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia di domani contro la Fiorentina anche il portiere e capitano Samir Handanovic: "Questa stagione non posso definirla perché non è ancora finita, le partite mancanti determineranno molto. Mattarella? Un'esperienza diversa, piacevole da vedere. Quando mi ha dato la mano sapeva che ero Handanovic e mi ha detto che il presidente sloveno era stato tre giorni fa qui. Io non lo sapevo e conosceva bene i giocatori".

Handanovic su Inter e futuro

"Cosa ha fatto migliorare l'Inter? Quando perdi, cresci. Le sconfitte riportano alla realtà e tolgono superficialità. Poi le vittorie ne hanno portate altre, facendo aumentare l'autostima". Poi sul suo futuro ha aggiunto: "Ancora non so niente, aspetto questa partita come tutte le altre. Siamo qui all'Inter per alzare trofei, negli ultimi anni abbiamo riportato la squadra a competere per ciò che merita".

Handanovic sul suo momento all'Inter

Il portiere sloveno, sul suo presente in nerazzurro, ha dichiarato: "Dal 2004, da quando sono arrivato in Italia, ho sempre fatto il professionista. Bisogna adattarsi ai ruoli, non è importante solo il campo ma anche il fuori. Io ho avuto gente dalla quale imparare, la cosa che più mi ha soddisfatto della carriera è stata crescere un anno dopo l'altro. Ogni stagione ha il suo perché. E quando c'è un po' di nervosismo è positivo, significa che la gente ci tiene. Non è bello vedere due che si mandano a quel paese, ma è peggio se nessuno dice niente".

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Simone Inzaghi ha presentato in conferenza stampa il match dell'Inter contro la Fiorentina, valido per la finale di Coppa Italia, che sarà diretta da Irrati, di scena domani sera allo stadio Olimpico di Roma. Il tecnico nerazzurro ha dichiarato: "Noi favoriti? Chiaramente è una finale, ne ho giocate diverse e delle volte si era favoriti e altri sfavoriti. Domani affrontiamo una squadra in salute, nelle ultime 24 ha perso quattro volte e vinto quasi sempre. Sappiamo cosa troveremo, ci siamo affrontati tanti anni e quest'anno abbiamo vinto e perso. Si sono meritati due finali come noi, sarà aperta ma dobbiamo essere squadra ed essere bravi a reggere la partita". Poi sul fatto di essere uno specialista nelle finali di coppa aggiuge: "Speriamo che questa fama possa continuare perché abbiamo due finali da disputare. Mi fa piacere e spero che la tradizione possa continuare. Negli ultimi mesi abbiamo fatto cose importanti, la finale di Coppa Italia non è scontata perché era da tanti anni che non capitava andarci. In campionato siamo stati bravi e manca un passetto. La finale di Champions è inaspettata per la maggioranza, ma noi ci credevamo già dal sorteggio".

Inzaghi sul discorso di Mattarella

Sul discorso del presidente Mattarella in vista della finale di Coppa Italia, Inzaghi ha commentato: "Ha fatto un discorso emozionante, ho avuto la fortuna di averlo già incontrato ed è stato un altro incontro emozionante. Ha parlato a entrambe a cuore aperto, ci ha detto che siamo uomini di sport e che dobbiamo dare l'esempio. Noi, protagonisti di certe serate, dobbiamo essere d'esempio".

Inzaghi su Fiorentina, futuro e City

Il tecnico nerazzurro ha continuato la conferenza dichiarando: "Fiorentina? Li rispettiamo e sappiamo che partita dobbiamo fare e il percorso che ci ha portato qui. In un momento importante della nostra stagione, cercheremo di dare il massimo sapendo che giocano bene. Ma l'Inter vuole la coppa come l'anno scorso". Poi sul suo futuro aggiunge: "Non mi sono mai sentito un precario, ho lavorato e dato il massimo sempre. Ma noi allenatori siamo giudicati sempre per i risultati che otteniamo". E sul Manchester City da affrontare in finale Champions conclude: "Pensare al City? Assolutamente no, perché sappiamo i sacrifici che abbiamo fatto per giocarci questa finale. Ci sarà impegno folle, ma avremo davanti una squadra che vuole lo stesso trofeo. Dobbiamo gestirla bene".

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