Inter... Nazionale, Inzaghi è al lavoro anche per Mancini

Frattesi si aggiunge a Bastoni, Acerbi, Darmian, Dimarco e Barella. Con Marotta c'è stata una netta inversione di tendenza
Inter... Nazionale, Inzaghi è al lavoro anche per Mancini© Inter via Getty Images

Una succursale nero... azzurra. Per la felicità di Roberto Mancini che nel giugno scorso ha convocato per le fasi finali della Nations League ben cinque giocatori dell’Inter, anche se già in quei giorni si ipotizzava che la truppa nerazzurra nel ritiro di Coverciano potesse aumentare a sei. E così è stato qualche settimana dopo con l’acquisto di Davide Frattesi che si è andato a unire a Bastoni, Acerbi, Darmian (tornato in nazionale grazie a un primo semestre del 2023 eccellente da difensore), Dimarco e Barella.

In quattro estati - anche se Bastoni era stato già preso nel 2017 -, l’Inter ha cambiato volto, dando all’organico prima guidato da Antonio Conte e poi da Simone Inzaghi un’anima italiana, una scelta sponsorizzata in primis dall’amministratore delegato Beppe Marotta, da sempre fautore di uno zoccolo duro nostrano negli spogliatoi delle sue squadre.

Inter, dal triplete al City

Ital-Inter è una definizione che fa sorridere pensando agli anni dell’era Moratti, con rose piene di stranieri e formazioni tipo senza un italiano in campo. Basti pensare alla notte del 22 maggio 2010, ovvero Madrid e la finale di Champions che valse alla squadra di Mourinho il Triplete. In campo nell’undici titolare non c’erano giocatori italiani - quattro argentini e tre brasiliani, oltre a un camerunese, un macedone, un olandese e un romeno -, mentre in panchina sedevano Toldo, Materazzi e Balotelli, con il solo difensore campione del Mondo nel 2006 a iscrivere il suo nome nel tabellino grazie all’ingresso sul terreno verde al minuto 92 al posto dell’eroe di serata Diego Milito. Quei tempi sono però lontanissimi e l’Inter a distanza di tredici anni è tornata a giocare una finale di Champions League, seppur perdendola, schierando contro il Manchester City negli undici titolari ben cinque italiani - gli azzurri sopracitati -, più due subentrati (D’Ambrosio e Bellanova).

Mercato Inter, nuovi innesti?

In questo mercato l'indirizzo scelto dal 2019 non è dunque cambiato. L'Inter ha puntato forte su Frattesi, il giocatore probabilmente più richiesto in Serie A a inizio estate. Sono andati via ben quattro giocatori italiani, tutti per scadenza di contratto (Cordaz, D'Ambrosio, Gagliardini e Bellanova, lui era in prestito), ma oltre a Frattesi il club nerazzurro ha inserito Di Gennaro, nuovo terzo portiere, cresciuto nel vivaio e tornato alla base dopo alcune esperienze in giro per lo Stivale. Al momento sono in organico anche Sensi, Fabbian e Sebastiano Esposito, ma nessuno dei tre dovrebbe rimanere a disposizione di Inzaghi che potrebbe però accogliere altri giocatori azzurri entro la fine del mercato. Non è un mistero, per esempio, che nella lista degli attaccanti che la dirigenza sta valutando ci sia Scamacca, il "gemello" di Frattesi: non è la prima scelta (Balogun, seguitato da Morata e Beto), ma un'eventuale partenza di Correa potrebbe aprirgli le porte. In difesa l'Inter cerca un braccetto destro e il mirino è finito su Toloi, guarda caso un altro campione d'Europa con la Nazionale: non sarà facile strappare all'Atalanta il suo capitano, ma è un profilo da tenere presente. Così come quello di Audero, fra le opzioni per il ruolo di vice portiere in caso di mancato arrivo dell'ucraino Trubin.

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