Cuadrado, 10 giorni per riprendersi l’Inter: Inzaghi ha bisogno di Juan

Al tecnico nerazzurro serve la sua capacità di saltare l’avversario e di creare così la superiorità numerica. Il colombiano ha saltato la Nazionale per una infiammazione. La sosta gli è servita per trovare la condizione e poter aiutare l’ex allenatore della Lazio
Cuadrado, 10 giorni per riprendersi l’Inter: Inzaghi ha bisogno di Juan© Inter via Getty Images

MILANO - Dieci giorni per avere finalmente il vero Juan Cuadrado. La sosta per le nazionali crea sempre apprensioni negli allenatori e negli staff medico-atletici, ma nel caso di elementi risparmiati dalle convocazioni dei propri ct, può capitare di avere il lieto rovescio della medaglia e questo è il caso proprio di Cuadrado. L’esterno ingaggiato a parametro zero dal club, non senza perplessità da parte della piazza nerazzurra, non è stato chiamato dalla Colombia a causa di un’infiammazione al tendine d’Achille che lo tormenta ormai da un paio di mesi. Anzi, Cuadrado si è presentato alla Pinetina il 20 luglio già non al top a causa di questa tendinite che si trascina da tempo, ma durante la preparazione il problema sembrava gestibile e superabile.

Poi, però, gli impegni proprio con la sua nazionale a settembre avevano riportato in auge il fastidio che ha finito per condizionare completamente il ciclo di sette partite che l’Inter e Simone Inzaghi hanno iniziato con il trionfale derby e finito con il deludente 2-2 subito in rimonta a San Siro col Bologna. Cuadrado di queste sette gare ha giocato solo l’ultima con i rossoblù - per altro non bene, entrando in campo non con l’atteggiamento migliore, ma soprattutto con una condizione lontana dal top -, andando in panchina solo con Milan (16 settembre) e Benfica (3 ottobre). Di fatto Inzaghi ha perso subito l’alternativa a Dumfries, che ha dovuto giocare sempre, lasciando spazio in qualche occasione a Darmian. Il tecnico ha dunque dovuto fare a meno di un giocatore fortemente voluto per avere un’opzione tattica e qualitativa diversa all’olandese, visto che Cuadrado - 35 anni - non avrà più lo spunto in velocità dei bei tempi, ma possiede ancora quella capacità di saltare l’uomo e creare la superiorità numerica che manca invece negli altri interpreti sulla corsia destra.

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Inzaghi ha bisogno di dribbling

In questi giorni Cuadrado sta svolgendo dei lavori personalizzati fra palestra e campo per migliorare gradualmente la condizione atletica e aumentare la brillantezza (Sensi è normalmente in gruppo, per Arnautovic terapie). L’obiettivo è portarlo se non al top, a qualcosa di molto vicino per la partita col Torino di sabato 21 ottobre. In quella gara il titolare sulla carta sarà ancora Dumfries, che però tornerà alla Pinetina solamente martedì 17 ottobre dopo due gare con l’Olanda (Francia e Grecia). Inzaghi ha bisogno di Cuadrado, il colombiano può rappresentare, insieme a Carlos Augusto, quell'opzione che il tecnico non ha avuto nelle scorsa stagione, ovvero un elemento come poteva esserlo Perisic, in grado di arrivare al cross e all'assist da solo, con un dribbling. Il brasiliano nella Serie A 2022-23 al Monza ne aveva completati 32 vincenti, Cuadrado con la Juventus 24: il giocatore con più dribbling dell'Inter era stato Barella con 37, ma i quattro esterni - Dumfries, Dimarco, Gosens e Bellanova - ne avevano messi insieme solamente 36. Da questo si capisce quanto sia importante per Inzaghi ritrovare in questa sosta il miglior Cuadrado.

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