Marotta: "Lautaro bandiera Inter, noi bene senza Skriniar. Zhang..."

L'amministratore delegato a tutto campo: tra il capitano nerazzurro, l'addio col difensore slovacco e il futuro della proprietà

La Serie A si avvicina al giro di boa: dopo 14 giornate al comando della classifica c'è l'Inter, reduce dal successo del Maradona contro il Napoli. Nel day after del successo contro i partenopei a prendere parola è Giuseppe Marotta, amministratore delegato del club nerazzurro, ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. Tanti i temi toccati: da Lautaro Martinez a Skriniar, passando per il mercato e il futuro di Zhang nella società.

Marotta tra Lautaro, Skriniar e il mercato

Così Marotta si è espresso sul capitano dell'Inter, Lautaro Martinez: "È un bravissimo calciatore, ma anche un bravissimo papà. Porta con sé valori importanti: ama l'Inter allo stesso modo con cui l'Inter ama lui. Vuole restare, e noi siamo felici di tenerlo. È una bandiera della squadra, è il capitano: se ricevi la fascia è perché c'è un pochino di differenza rispetto agli altri". Chi poteva seguire le stesse orme, ma ha deciso di non farlo, è Milan Skriniar: "Con lui ci sono state delle divergenze, alcune difficoltà tra lui e l'Inter che hanno portato alla rottura di un rapporto d'amicizia. Lui è andato a Parigi, noi senza di lui siamo andati avanti, e direi bene". Tornando a chi oggi gioca nel club, qual è stato l'acquisto meno quotato sulla carta ma che ha reso di più? Marotta non ha dubbi: "Ci sono vari esempi, ma il più recente è Matteo Darmian: è un professionista esemplare, che io e Ausilio abbiamo preso a pochissimo e che oggi ha un valore decisamente più alto: pian piano ha dimostrato il suo valore". Tra gli argomenti toccati anche il futuro, suo e di Zhang.

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Il futuro di Marotta e quello di Zhang

L'ad nerazzurro si è così espresso sul futuro di Steven Zhang all'Inter: "Lui è giovane, bravo e ambizioso. Lui ha voglia di essere il presidente del club: speriamo che rimanga". Marotta, che ha da poco rinnovato con la società nerazzurra, cosa farà una volta esaurito il contratto? Questa la sua risposta: "C'è sempre la possibilità di andare in pensione, anche in età più giovane. È giusto che ognuno persegua le proprie passioni: a me piace trattare i problemi dei ragazzi, soprattutto nell'ambito sportivo. In Italia sono tante le cose da risolvere: mancano le strutture, i campi per allenarsi. Il mio obiettivo è dedicarmi a tutto questo, per migliorare le cose in Italia". E a proposito della sua occupazione, in passato Marotta ha dovuto scegliere di quale ambito occuparsi all'interno del calcio: "Avevo due strade: il dirigente o il giornalista. Per 6 mesi provai a fare entrambe le cose, alla fine decisi di diventare dirigente perché si creò la possibilità. Una volta accumulata esperienza, gestisci al meglio le varie situazioni. Sono famoso per le mie risposte in cui giro attorno alla domanda senza dire nulla. Oppure racconto bugie bianche, ma questa è politica".  

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La Serie A si avvicina al giro di boa: dopo 14 giornate al comando della classifica c'è l'Inter, reduce dal successo del Maradona contro il Napoli. Nel day after del successo contro i partenopei a prendere parola è Giuseppe Marotta, amministratore delegato del club nerazzurro, ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. Tanti i temi toccati: da Lautaro Martinez a Skriniar, passando per il mercato e il futuro di Zhang nella società.

Marotta tra Lautaro, Skriniar e il mercato

Così Marotta si è espresso sul capitano dell'Inter, Lautaro Martinez: "È un bravissimo calciatore, ma anche un bravissimo papà. Porta con sé valori importanti: ama l'Inter allo stesso modo con cui l'Inter ama lui. Vuole restare, e noi siamo felici di tenerlo. È una bandiera della squadra, è il capitano: se ricevi la fascia è perché c'è un pochino di differenza rispetto agli altri". Chi poteva seguire le stesse orme, ma ha deciso di non farlo, è Milan Skriniar: "Con lui ci sono state delle divergenze, alcune difficoltà tra lui e l'Inter che hanno portato alla rottura di un rapporto d'amicizia. Lui è andato a Parigi, noi senza di lui siamo andati avanti, e direi bene". Tornando a chi oggi gioca nel club, qual è stato l'acquisto meno quotato sulla carta ma che ha reso di più? Marotta non ha dubbi: "Ci sono vari esempi, ma il più recente è Matteo Darmian: è un professionista esemplare, che io e Ausilio abbiamo preso a pochissimo e che oggi ha un valore decisamente più alto: pian piano ha dimostrato il suo valore". Tra gli argomenti toccati anche il futuro, suo e di Zhang.

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