Inzaghi, un'Inter da Champions: l'attacco fa sognare

Stasera i nerazzurri possono essere superati dalla Juve, ma si godono un trio strepitoso: solo City e Real tengono il passo in una statistica particolare

MILANO - Tre moschettieri alla conquista dell’Italia... con un occhio all’Europa. Simone Inzaghi gongola nel temperato clima di Riad e si gode la sua batteria di goleador allargata: la coppia d’oro Lautaro Martinez e Thuram, arrivata a quota 30 gol stagionali, più “l’intruso” Calhanoglu. La sua Inter, in attesa di riprendere la corsa in campionato dove stasera potrebbe lasciare il primo posto alla Juventus, ha conquistato con poderosa vigoria la finale di Supercoppa Italiana spazzando via la Lazio e domani sera affronterà il Napoli per vincere l’ennesimo trofeo. Il tecnico nerazzurro, a meno di sorprese - ovvero affaticamenti che potrebbero presentarsi per alcuni dei protagonisti scesi in campo venerdì -, si affiderà ai soliti noti e dunque punterà ancora sulla “ThuLa” e la regia del turco.

I due attaccanti in semifinale sono usciti dopo 75 minuti senza particolari problemi, il turco ha chiesto il cambio qualche minuto più tardi dopo aver preso un colpo in occasione del suo fallo su Isaksen che gli è costato il giallo. Nessun allarme però, una semplice contusione già smaltita, tant’è che ieri pomeriggio Calhanoglu ha svolto regolarmente con i compagni il lavoro di scarico. Essendo squalificato domenica 28 gennaio a Firenze, la sua presenza col Napoli non è in discussione. Anche perché l’ex centrocampista del Milan in quest’annata non sta garantendo solamente geometrie, ritmo e interdizione, ma anche una massiccia dose di precisione dal dischetto dove è arrivato, col sigillo realizzato con la Lazio, a 9 centri su 9 in stagione (14 su 14 da quando è all’Inter). Arnautovic e Sanchez non hanno ancora dato il giusto apporto di reti alle spalle dei titolari? Nessun allarme, ci pensa Calha.

I numeri di Calhanoglu, Lautaro e Thuram

Il turco con il gol contro i biancocelesti è salito a 11 totali in stagione, eguagliando così il suo primato personale in Italia stabilito nell’annata ’19-20 col Milan. Anche allora segnò 11 reti, ma in 38 partite, mentre oggi è a 25. C’è tempo dunque per aumentare il bottino e fare meglio pure della stagione ’14-'15 quando, giocando nel Bayer Leverkusen da trequartista, chiuse con 13 gol. Calhanoglu è il secondo marcatore dell’Inter alle spalle ovviamente di capitan Lautaro. L’argentino con la Lazio non ha segnato, ma si è confermato vivo ed elettrico, fra rigore conquistato, una traversa colpita e tanti altri spunti. Il “Toro” è fermo - per così dire... - a 20 gol totali, mentre è salito a quota 10 il suo gemello Thuram (il suo record in una singola annata è di 16 nella stagione scorsa col Borussia Mönchengladbach). Dunque, col tap-in vincente del francese, Inzaghi si ritrova con tre giocatori in doppia cifra.

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Simone come Pep e Carletto

Nessuno in Italia è come l’Inter, ma anche in Europa i nerazzurri sono al vertice di questa speciale graduatoria insieme a due top club come Manchester City e Real Madrid. Guardiola può contare su Haaland (19 gol), Alvarez (13) e Foden (11), mentre Ancelotti su Bellingham (17), Rodrygo (12) e Joselu (10), con Vinicius, condizionato dagli infortuni, comunque a un passo dalla doppia cifra (9). Prendendo in esame i cinque campionati principali del Vecchio Continente, nessun’altra squadra è come queste tre. Psg e Bayern, nonostante i 26 gol a testa di Mbappé e Kane, non hanno ancora altri giocatori arrivati almeno a 10, così come Liverpool (Salah 18, Jota e Gapko 9), Arsenal, Barcellona o Bayer Leverkusen. E in Italia? Le distanze dal trio nerazzurro sono siderali, visto che solamente Milan (Giroud) e Roma (Lukaku) hanno un giocatore in doppia cifra, figurarsi tre.

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MILANO - Tre moschettieri alla conquista dell’Italia... con un occhio all’Europa. Simone Inzaghi gongola nel temperato clima di Riad e si gode la sua batteria di goleador allargata: la coppia d’oro Lautaro Martinez e Thuram, arrivata a quota 30 gol stagionali, più “l’intruso” Calhanoglu. La sua Inter, in attesa di riprendere la corsa in campionato dove stasera potrebbe lasciare il primo posto alla Juventus, ha conquistato con poderosa vigoria la finale di Supercoppa Italiana spazzando via la Lazio e domani sera affronterà il Napoli per vincere l’ennesimo trofeo. Il tecnico nerazzurro, a meno di sorprese - ovvero affaticamenti che potrebbero presentarsi per alcuni dei protagonisti scesi in campo venerdì -, si affiderà ai soliti noti e dunque punterà ancora sulla “ThuLa” e la regia del turco.

I due attaccanti in semifinale sono usciti dopo 75 minuti senza particolari problemi, il turco ha chiesto il cambio qualche minuto più tardi dopo aver preso un colpo in occasione del suo fallo su Isaksen che gli è costato il giallo. Nessun allarme però, una semplice contusione già smaltita, tant’è che ieri pomeriggio Calhanoglu ha svolto regolarmente con i compagni il lavoro di scarico. Essendo squalificato domenica 28 gennaio a Firenze, la sua presenza col Napoli non è in discussione. Anche perché l’ex centrocampista del Milan in quest’annata non sta garantendo solamente geometrie, ritmo e interdizione, ma anche una massiccia dose di precisione dal dischetto dove è arrivato, col sigillo realizzato con la Lazio, a 9 centri su 9 in stagione (14 su 14 da quando è all’Inter). Arnautovic e Sanchez non hanno ancora dato il giusto apporto di reti alle spalle dei titolari? Nessun allarme, ci pensa Calha.

I numeri di Calhanoglu, Lautaro e Thuram

Il turco con il gol contro i biancocelesti è salito a 11 totali in stagione, eguagliando così il suo primato personale in Italia stabilito nell’annata ’19-20 col Milan. Anche allora segnò 11 reti, ma in 38 partite, mentre oggi è a 25. C’è tempo dunque per aumentare il bottino e fare meglio pure della stagione ’14-'15 quando, giocando nel Bayer Leverkusen da trequartista, chiuse con 13 gol. Calhanoglu è il secondo marcatore dell’Inter alle spalle ovviamente di capitan Lautaro. L’argentino con la Lazio non ha segnato, ma si è confermato vivo ed elettrico, fra rigore conquistato, una traversa colpita e tanti altri spunti. Il “Toro” è fermo - per così dire... - a 20 gol totali, mentre è salito a quota 10 il suo gemello Thuram (il suo record in una singola annata è di 16 nella stagione scorsa col Borussia Mönchengladbach). Dunque, col tap-in vincente del francese, Inzaghi si ritrova con tre giocatori in doppia cifra.

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