Bastoni, retroscena su Conte: “Una fatica allucinante, feci la guerra...”

Il difensore classe 1999 ha ripercorso alcune tappe del suo percorso all'Inter, dal suo arrivo alla finale di Champions League
Bastoni, retroscena su Conte: “Una fatica allucinante, feci la guerra...”© Marco Canoniero

Alessandro Bastoni è sempre di più un leader dell'Inter. Il difensore classe 1999 è approdato in nerazzurro l'estate del 2019, e ai microfoni del podcast di Andrea Ranocchia, Frog Talks,  ha parlato della sua esperienza a Milano. Bastoni ha dichiarato: "La mia vocazione per impostare? A Parma giocavo con Bruno Alves, è sempre stata una mia caratteristica. All'Atalanta ho sviluppato il fatto di non aver paura di impostare. Ho vicino Calhanoglu che vuole la palla, non ha paura. C'è sintonia. A volte mi trovo quinto, a volte mezzala, a volte lui si abbassa nella linea e io vado a fare il play. Mi trovo bene". Sul rapporto con i tifosi dell'Inter e non solo : "Spettacolari. Non ho mai visto San Siro sotto i 70mila spettatori. Io qui sto bene, ho 24 anni ma sono uno dei più 'anziani'. È il quinto anno qui, sono arrivato a 19. Si sta bene, è bello il mondo Inter. Al momento non mi vedo lontano da qui. Mi sento veramente a casa".

Bastoni: "Contro il City abbiamo visto che..."

Il difensore azzurro ha proseguito: "La passione che ci mette la gente ti fa dire: 'Ma chi me lo fa fare di andare via?'. Siamo un bel gruppo. Tanti ragazzi giovani come spina dorsale, italiani. Lautaro è argentino, ma è qui da tanti anni". Poi, sulla finale di Champions League: "Ci ha dato tanto quella partita, ma venivamo da un bel percorso. Ci siamo guardati in faccia dopo aver perso dodici volte in campionato, abbiamo visto i video e c'era la gente che ci passava come treni. Ci siamo compattati, difendendo tutti assieme. Contro il Manchester City abbiamo visto che possiamo stare a quel livello e quest'anno abbiamo cominciato come avevamo terminato l'anno prima. Quest'anno ci riproviamo, assolutamente. È bello arrivare lì e penso proprio sarebbe bello vincere. La finale era quasi surreale".

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Bastoni e l'esperienza all'Inter

Sul percorso europeo dell'anno scorso: "Partiti ad inizio stagione pensavamo di vederla in tv. Invece sei lì e quasi quasi ci provi. Noi eravamo tranquillissimi e dal campo si sentiva la pressione che avevano loro di vincere. Abbiamo provato a giocarla, abbiamo avuto anche un paio di occasioni e loro sono rimasti spiazzati". In merito all'esperienza maturata in questi anni all'Inter: "L'esperienza conta nel gestire determinati momenti. Ti accorgi che rispetto a 4-5 anni fa è diverso, valuti diversamente le cose e prendi decisioni diverse. Penso sia un percorso normale, non si arriva qui già pronti. Certe cose le capisci col tempo, certi sbagli li devi fare. Li ho fatti, sbaglierò ancora ma migliorerò sicuramente".

Bastoni, il retroscena con l'Inter di Conte

Successivamente Bastoni ha parlato del suo arrivo all'Inter, quando sulla panchina nerazzurra era appena arrivato Antonio Conte: "Dopo la prima stagione a Parma ho avuto la fortuna di trovare Conte a Milano. Io ho fatto le guerre per andare via, avevano appena preso Godin, c'erano Skriniar e De Vrij. Io avevo fatto 25 partite a Parma, un buon campionato, ma lui ha insistito. Ogni tanto con Barella ne parliamo, abbiamo fatto una fatica allucinante con Conte, ma stavamo talmente bene che passava". Infine, su Inzaghi: "Ha trovato un gruppo di ragazzi perfetto, siamo tutti mentalizzati per far bene, non c'è chi non gioca e allora si allena male. A noi giovani ha fatto bene fare quegli anni dietro te (Ranocchia, ndr), Brozovic, Handanovic".

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Alessandro Bastoni è sempre di più un leader dell'Inter. Il difensore classe 1999 è approdato in nerazzurro l'estate del 2019, e ai microfoni del podcast di Andrea Ranocchia, Frog Talks,  ha parlato della sua esperienza a Milano. Bastoni ha dichiarato: "La mia vocazione per impostare? A Parma giocavo con Bruno Alves, è sempre stata una mia caratteristica. All'Atalanta ho sviluppato il fatto di non aver paura di impostare. Ho vicino Calhanoglu che vuole la palla, non ha paura. C'è sintonia. A volte mi trovo quinto, a volte mezzala, a volte lui si abbassa nella linea e io vado a fare il play. Mi trovo bene". Sul rapporto con i tifosi dell'Inter e non solo : "Spettacolari. Non ho mai visto San Siro sotto i 70mila spettatori. Io qui sto bene, ho 24 anni ma sono uno dei più 'anziani'. È il quinto anno qui, sono arrivato a 19. Si sta bene, è bello il mondo Inter. Al momento non mi vedo lontano da qui. Mi sento veramente a casa".

Bastoni: "Contro il City abbiamo visto che..."

Il difensore azzurro ha proseguito: "La passione che ci mette la gente ti fa dire: 'Ma chi me lo fa fare di andare via?'. Siamo un bel gruppo. Tanti ragazzi giovani come spina dorsale, italiani. Lautaro è argentino, ma è qui da tanti anni". Poi, sulla finale di Champions League: "Ci ha dato tanto quella partita, ma venivamo da un bel percorso. Ci siamo guardati in faccia dopo aver perso dodici volte in campionato, abbiamo visto i video e c'era la gente che ci passava come treni. Ci siamo compattati, difendendo tutti assieme. Contro il Manchester City abbiamo visto che possiamo stare a quel livello e quest'anno abbiamo cominciato come avevamo terminato l'anno prima. Quest'anno ci riproviamo, assolutamente. È bello arrivare lì e penso proprio sarebbe bello vincere. La finale era quasi surreale".

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