Il caso Acerbi-Juan Jesus ha scatenato molte polemiche, che sono divampate dopo l'assoluzione del difensore da parte del Giudice Sportivo, che non ha trovato nessuna prova sufficientemente valida per squalificare il giocatore per frasi razziste. A parlare dell'episodio ci ha pensato il difensore dell'Inter, che ha spiegato l'accaduto al Corriere della Sera.
"Non si può dare del razzista per un malinteso"
"Sono triste e dispiaciuto: è una vicenda in cui abbiamo perso tutti. Quando sono stato assolto, ho visto le persone attorno a me reagire come se fossi uscito dopo dieci anni di galera" - ha spiegato Acerbi. Poi ha proseguito: "Non ho nulla contro Juan Jesus, anzi sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si può continuare a farlo anche dopo l'assoluzione. Sono triste per come ci hanno marciato tutti sopra senza sapere niente. Ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno".