Londra, a Zhang arriva la chiamata salva Inter: tic tac Oaktree

La separazione unica strada, ma gli statunitensi hanno molti affari in Cina con entità legate a doppio filo con Suning...Cosa può succedere

MILANO - Lo spostamento della scadenza del rimborso del debito è l’epilogo sempre più probabile. Resta ancora da capire chi sarà il protagonista che prolungherà il controllo della famiglia Zhang sull’Inter. Il Sole 24 Ore ha fatto i primi nomi dei fondi che potrebbero subentrare a Oaktree, la società finanziaria californiana che di fatto ha salvato economicamente il club nerazzurro a maggio del 2021 concedendo il maxi-prestito triennale da 275 milioni di dollari, con il rimborso fissato tra un mese a una somma nel frattempo cresciuta a 380 milioni comprendendo gli interessi maturati. Secondo il quotidiano economico, sarebbero in corsa tre fondi per rilevare da Oaktree il debito che grava sui veicoli della catena proprietaria creata da Suning per comprare l’Inter nel 2016. Due di questi fondi sono già stati protagonisti di operazioni nel calcio europeo. Ares Management ha acquistato tre anni fa il 34% dell’Atletico Madrid. Sixth Street Partners ha finanziato Barcellona e Real Madrid.

L'interesse di Hayfin Capital Management

Il terzo fondo interessato sarebbe Hayfin Capital Management, creato da ex manager di Goldman Sachs: ha sede a Londra con un ufficio anche a Milano. Secondo altre indiscrezioni, però, non sarebbe ancora sicura l’uscita di scena di Oaktree. Il fondo californiano potrebbe concedere un breve rinvio, uno o due anni, del termine pattuito tenendo in considerazione che una parte della somma prestata nel 2021 non è ancora stata trasferita da Suning nelle casse dell’Inter (poco meno di 100 milioni) e il bilancio nerazzurro è migliorato negli ultimi esercizi: il rendiconto 2023-24 dovrebbe chiudere con un passivo di 40 milioni. Le trattative sono ancora in corso.

Sullo sfondo di questa decisione ci sono anche altre negoziazioni intavolate da Oaktree con importanti protagonisti imprenditoriali del mercato cinese. La società di Los Angeles negli ultimi anni ha concluso affari con Citic Bank, Alibaba ed Evergrande (il colosso immobiliare in dissesto che ora sta dismettendo i suoi giganteschi complessi abitativi), tutti soggetti che a vario titolo hanno intrecciato le loro attività con quelle di Suning, finendo per diventarne anche azionisti con quote significative o componenti delle cordate fondamentali per tenere in piedi la multinazionale di Nanchino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A Zhang serve lo stadio: la situazione

In questa ottica il prolungamento del prestito legato all’Inter potrebbe rappresentare per Oaktree la tessera di un puzzle molto più ampio. Qualunque sarà l’epilogo – prosecuzione con Oaktree o ingresso di un nuovo fondo – i prossimi mesi saranno poi utilizzati per pianificare la vendita del club con un paio di elementi di forza in più. Dal punto di vista patrimoniale potrebbe entrare nei beni della società la proprietà di uno stadio: in autonomia in caso di realizzazione dell’impianto a Rozzano (sarà rinnovata l’esclusiva di acquisto dell’area della famiglia Cabassi alle porte di Milano, in scadenza al 30 aprile) oppure a metà col Milan con San Siro ristrutturato da WeBuild.

A livello di visibilità bisogna valutare l’impatto del Mondiale per club, il nuovo torneo lanciato dalla Fifa che vedrà l’Inter al via della prima edizione in programma negli Stati Uniti a giugno 2025. Si tratta di un torneo dalle potenzialità enormi per la sua audience globale con ricadute commerciali ancora tutte da esplorare.

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MILANO - Lo spostamento della scadenza del rimborso del debito è l’epilogo sempre più probabile. Resta ancora da capire chi sarà il protagonista che prolungherà il controllo della famiglia Zhang sull’Inter. Il Sole 24 Ore ha fatto i primi nomi dei fondi che potrebbero subentrare a Oaktree, la società finanziaria californiana che di fatto ha salvato economicamente il club nerazzurro a maggio del 2021 concedendo il maxi-prestito triennale da 275 milioni di dollari, con il rimborso fissato tra un mese a una somma nel frattempo cresciuta a 380 milioni comprendendo gli interessi maturati. Secondo il quotidiano economico, sarebbero in corsa tre fondi per rilevare da Oaktree il debito che grava sui veicoli della catena proprietaria creata da Suning per comprare l’Inter nel 2016. Due di questi fondi sono già stati protagonisti di operazioni nel calcio europeo. Ares Management ha acquistato tre anni fa il 34% dell’Atletico Madrid. Sixth Street Partners ha finanziato Barcellona e Real Madrid.

L'interesse di Hayfin Capital Management

Il terzo fondo interessato sarebbe Hayfin Capital Management, creato da ex manager di Goldman Sachs: ha sede a Londra con un ufficio anche a Milano. Secondo altre indiscrezioni, però, non sarebbe ancora sicura l’uscita di scena di Oaktree. Il fondo californiano potrebbe concedere un breve rinvio, uno o due anni, del termine pattuito tenendo in considerazione che una parte della somma prestata nel 2021 non è ancora stata trasferita da Suning nelle casse dell’Inter (poco meno di 100 milioni) e il bilancio nerazzurro è migliorato negli ultimi esercizi: il rendiconto 2023-24 dovrebbe chiudere con un passivo di 40 milioni. Le trattative sono ancora in corso.

Sullo sfondo di questa decisione ci sono anche altre negoziazioni intavolate da Oaktree con importanti protagonisti imprenditoriali del mercato cinese. La società di Los Angeles negli ultimi anni ha concluso affari con Citic Bank, Alibaba ed Evergrande (il colosso immobiliare in dissesto che ora sta dismettendo i suoi giganteschi complessi abitativi), tutti soggetti che a vario titolo hanno intrecciato le loro attività con quelle di Suning, finendo per diventarne anche azionisti con quote significative o componenti delle cordate fondamentali per tenere in piedi la multinazionale di Nanchino.

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