Scudetto Inter, Farris svela: "A Firenze la svolta". La Fiorentina uscì furiosa

Il vice di Inzaghi: "Squadra senza limiti, lotteremo a lungo per ogni obiettivo". Poi ricorda la gara secondo lui decisiva per la corsa al titolo

L'Inter, nonostante lo scudetto già conquistato nel derby, ha trovato la vittoria contro il Torino per provare a superare il record di punti in Serie A nella storia dei nerazzurri e raggiungere quota 101 a fine campionato, secondo risultato migliore di sempre a un solo passo dal record assoluto della Juve di Conte: "La serietà dei ragazzi si vede" ha detto Farris al termine della gara ai microfoni di Dazn. Simone Inzaghi ha lasciato parlare il suo vice e lui stesso ha spiegato il motivo: "Non ha cali di voce ma voleva mi prendessi i complimenti. Questo la dice lunga su di lui"

Farris, gli obiettivi e il gruppo Inter

Massimiliano Farris ha parlato al termine della partita: "Oggi si chiude un ciclo per quanto riguarda il gioco, ma siamo convinti che questa squadra potrà lottare ancora per parecchio tempo e togliersi altre soddisfazioni". Sulla possibilità di diventare la miglior Inter di sempre: "Da tre anni questo gruppo lotta per qualsiasi obiettivo, abbiamo vinto Coppe, giocato la finale di Champions. Nel primo anno si è lasciato qualcosa per strada ma questo scudetto dà valore agli altri trofei conquistati". 

Sull'atmosfera di San Siro: "Incredibile, da brividi. E' giusto che i tifosi vedano i titolari in campo, anche se gli altri non sono rincalzi perché tutto il gruppo è stato fondamentale in questa cavalcata". A chiudere l'importanza del gruppo: "E' stato un piacere quotidiano andare al campo ad allenarci, ci siamo divertiti tanto. L'anno scorso ci siamo parlati, avevamo un valore e non potevamo perdere le partite in quel modo. Da lì è nata la cavalcata in Champions e questo successo. Inzaghi è il nostro condottiero, è stato ripagato di tutto. Ora godiamoci il finale di campionato". 

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Inter, Farris e la svolta a Firenze

In conferenza il vice di Simone Inzaghi ha parlato della svolta della stagione: "Non è una partita di per sé. Quando siamo andati in Arabia avevamo la preoccupazione di giocare quelle due partite, mentre le altre squadre correvano, ci potevano portare sotto in classifica. Siamo andati a Firenze senza giocatori importanti. Poi potevamo pagare dazio, ma la squadra ha fatto un solco che poi ci ha portato allo scudetto". 

Proprio in quella partita al Franchi dove la Fiorentina uscì furiosa per alcuni episodi. La squadra di Italiano, infatti, aveva protestato con l'arbitro Aureliano sia sul gol dell'Inter per una spinta di Lautaro su Parisi, sia su un episodio in area viola per un contatto da rigore tra Bastoni e Ranieri. Il direttore di gara, però, non aveva ravvisato irregolarità e anche al Var non erano intervenuti. 

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L'Inter, nonostante lo scudetto già conquistato nel derby, ha trovato la vittoria contro il Torino per provare a superare il record di punti in Serie A nella storia dei nerazzurri e raggiungere quota 101 a fine campionato, secondo risultato migliore di sempre a un solo passo dal record assoluto della Juve di Conte: "La serietà dei ragazzi si vede" ha detto Farris al termine della gara ai microfoni di Dazn. Simone Inzaghi ha lasciato parlare il suo vice e lui stesso ha spiegato il motivo: "Non ha cali di voce ma voleva mi prendessi i complimenti. Questo la dice lunga su di lui"

Farris, gli obiettivi e il gruppo Inter

Massimiliano Farris ha parlato al termine della partita: "Oggi si chiude un ciclo per quanto riguarda il gioco, ma siamo convinti che questa squadra potrà lottare ancora per parecchio tempo e togliersi altre soddisfazioni". Sulla possibilità di diventare la miglior Inter di sempre: "Da tre anni questo gruppo lotta per qualsiasi obiettivo, abbiamo vinto Coppe, giocato la finale di Champions. Nel primo anno si è lasciato qualcosa per strada ma questo scudetto dà valore agli altri trofei conquistati". 

Sull'atmosfera di San Siro: "Incredibile, da brividi. E' giusto che i tifosi vedano i titolari in campo, anche se gli altri non sono rincalzi perché tutto il gruppo è stato fondamentale in questa cavalcata". A chiudere l'importanza del gruppo: "E' stato un piacere quotidiano andare al campo ad allenarci, ci siamo divertiti tanto. L'anno scorso ci siamo parlati, avevamo un valore e non potevamo perdere le partite in quel modo. Da lì è nata la cavalcata in Champions e questo successo. Inzaghi è il nostro condottiero, è stato ripagato di tutto. Ora godiamoci il finale di campionato". 

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