Nel 1995 Massimo Moratti ha comprato l'Inter e a distanza di quasi trent'anni è tornato a parlare a pochi giorni dal Natale per raccontare alcune impressioni sul presente e il passato. Dal Triplete con Mourinho fino alle vittorie mancate con la squadra di Simoni, ma anche i motivi che l'hanno spinto a comprare i nerazzurri (la famiglia è stata legata al club anche per la presidenza di suo padre Angelo tra il 1955 e il 1968) e l'attualità con Oaktree e Inzaghi. "Ho amato di più la squadra di Simoni... - ha spiegato l'ex presidente al Quotidiano Sportivo -. Ora l'Inter può arrivare ovunque".
Moratti, l'Inter e Oaktree
Moratti ha raccontato l'aneddoto sull'acquisto dell'Inter: "Avevo promesso a mia moglie Milly che non l'avrei fatto. Lei voleva destinare quei soldi in beneficenza, ma la passione fu più forte. Apprese la notizia dalla tv e non mi voleva più far entrare in casa...Mi disse che dovevamo impegnarci ad aiutare chi soffre". E la risposta dell'ex presidente è stata: "Le dissi una battuta. Conosci qualcuno che soffra più degli interisti, mentre il Milan di Berlusconi vince tutto e la Juve sta tornando grande? Mi perdonò così".
Poi ha parlato dell'Inter di oggi: "Dove può arrivare? Ovunque. Vedo una squadra forte e d'acciaio che non si smarrisce mai. Poi c'è tanta concorrenza in Italia e in Europa. Il valore aggiunto di questa squadra è senza dubbio Inzaghi, è formidabile. Di lui mi piacciono due cose: la prima è l'idea di calcio propositivo e poi che non si mette mai al centro della scena".