Moratti, il Triplete e l'Inter più amata
Durante l'intervista al Quotidiano Sportivo, Massimo Moratti, ha parlato anche della cessione di tanti club italiani a finanziatori o fondi esteri: "Io sono stato uno dei primi a vendere a Thoir. Avevo visto cosa stava accadendo in Premier League con l'esplosione dei costi, la globalizzazione dei capitali... era ed è una tendenza impossibile, o quasi, da contrastare. Nostalgia? Come si fa a non averla. A livello sentimentale era più bello una volta, però bisogna essere anche realisti. La Premier è bellissima e i proprietari sono quasi tutti stranieri. Per esempio quelli di Oaktree all'Inter stanno facendo benissimo. Poi a livello emozionale c'è differenza, ma non per forza negativa. Meno conosci il proprietario e più di affezioni alla squadra, ti identifichi con il valore del club".
A chiudere Moratti ha parlato dell'Inter che ha amato di più: "Non è quella di Mourinho e del Triplete sebbene ne conservi un ricordo indelebile. Ma ho amato di più quella di Simoni, con il primo Ronaldo...". L'ex presidente ha aggiunto: "Vinse meno di quanto avrebbe meritato e più avanti abbiamo scoperto il perché". Un riferimento nemmeno troppo velato ai fatti di Calciopoli, ritornati in auge nei giorni scorsi poiché la società nerazzurra ha potuto esporre lo scudetto del 2006 (quello rinominato di 'cartone' dai tifosi juventini e non solo) nella propria bacheca dei trofei.