Toh, l'audio di Lautaro è spuntato. Ma gioca Napoli-Inter e niente squalifica

Il ritardo della Procura federale nell’esaminare il caso ha impedito al giudice sportivo di intervenire. E ora l'argentino potrà patteggiare

Il Procuratore federale Giuseppe Chiné ha trovato il video con l’audio in cui Lautaro Martinez si lascerebbe andare ad almeno una bestemmia negli istanti successivi al fischio finale di Juventus-Inter del 16 febbraio, gara in cui l’argentino si era reso protagonista di diversi errori sottoporta decisivi ai fini dell'1-0 finale. Il capitano dell’Inter, però, non verrà squalificato. Di sicuro sarà in campo domani a Napoli nel big match contro la squadra di Antonio Conte per i tempi ristretti della vicenda, ma la Procura federale non potrà fermare il giocatore neanche nelle prossime settimane.

Patteggiamento

Lautaro e l’Inter secondo l’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva, prima che il Procuratore federale notifichi loro l’atto di deferimento, una volta ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini hanno infatti la facoltà di «richiedere - si legge nei documenti ufficiali -, con una proposta di accordo trasmessa a mezzo di posta elettronica certificata alla segreteria della Procura federale, l’applicazione di una sanzione ridotta o commutata, indicandone il tipo e la misura oppure, ove previsto dall'ordinamento federale, l'adozione di impegni volti a porre rimedio agli effetti degli illeciti ipotizzati». Come accaduto in altre circostanze, dunque, si andrà verso un patteggiamento con Lautaro Martinez e l’Inter (per responsabilità oggettiva essendo l’argentino tesserato col club nerazzurro) che alla fine pagheranno un’ammenda, solitamente stimabile rispettivamente in 10 e 5mila euro (è possibile che la comunicazione ufficiali dell'accordo fra le parti arrivi fra alcune settimane).

 

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La tempistica e l'escamotage

Dunque, la velocità con cui si è giunti a trovare l’audio incriminato in questo caso ha fatto la differenza. Se le tv avessero trasmesso subito l’audio - le immagini con il labiale della presunta bestemmia avevano fatto il giro dei social nelle ore successive al match -, il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea avrebbe potuto squalificare l’argentino già nel comunicato ufficiale n.170 del 18 febbraio, invece non fu richiesto neanche un supplemento di indagini perché allora non arrivò nessuna segnalazione dalla Procura federale. Chiné e i suoi collaboratori si sono mossi qualche giorno dopo aprendo un fascicolo e tutti i video sono approdati sul tavolo del Procuratore federale solo all’inizio di questa settimana.

 

In questo modo Lautaro ha giocato - e deciso col suo gol - la partita contro il Genoa terminata per 1-0 e potrà scendere in campo anche domani al Maradona. Inutile sottolineare come questo caso creerà nuove polemiche e scalderà ulteriormente la già calda vigilia della sfida fra Napoli e Inter.  
Va ricordato come Lautaro Martinez, proprio dopo la partita col Genoa, avesse dichiarato tutta la sua rabbia per le voci sulla presunta blasfemia: «Non ho mai bestemmiato, quello che è successo dopo la partita con la Juventus mi ha dato molto fastidio. Cerco di imparare, ma di trasmettere rispetto ai miei figli, la gente sa che persona e che padre sono, sono tranquillo con me stesso». 

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Il Procuratore federale Giuseppe Chiné ha trovato il video con l’audio in cui Lautaro Martinez si lascerebbe andare ad almeno una bestemmia negli istanti successivi al fischio finale di Juventus-Inter del 16 febbraio, gara in cui l’argentino si era reso protagonista di diversi errori sottoporta decisivi ai fini dell'1-0 finale. Il capitano dell’Inter, però, non verrà squalificato. Di sicuro sarà in campo domani a Napoli nel big match contro la squadra di Antonio Conte per i tempi ristretti della vicenda, ma la Procura federale non potrà fermare il giocatore neanche nelle prossime settimane.

Patteggiamento

Lautaro e l’Inter secondo l’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva, prima che il Procuratore federale notifichi loro l’atto di deferimento, una volta ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini hanno infatti la facoltà di «richiedere - si legge nei documenti ufficiali -, con una proposta di accordo trasmessa a mezzo di posta elettronica certificata alla segreteria della Procura federale, l’applicazione di una sanzione ridotta o commutata, indicandone il tipo e la misura oppure, ove previsto dall'ordinamento federale, l'adozione di impegni volti a porre rimedio agli effetti degli illeciti ipotizzati». Come accaduto in altre circostanze, dunque, si andrà verso un patteggiamento con Lautaro Martinez e l’Inter (per responsabilità oggettiva essendo l’argentino tesserato col club nerazzurro) che alla fine pagheranno un’ammenda, solitamente stimabile rispettivamente in 10 e 5mila euro (è possibile che la comunicazione ufficiali dell'accordo fra le parti arrivi fra alcune settimane).

 

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