Il Galatasaray si tira fuori dalla corsa per Hakan Calhanoglu. La presenza a Milano della dirigenza turca, impegnata nella trattativa per Victor Osimhen, ha favorito un contatto diretto con i vertici dell’Inter. Quasi più cortesia che mercato: i nerazzurri hanno ribadito che luglio non è tempo di saldi. La richiesta di 40 milioni di euro formulata nei primi contatti portati avanti dall’agente Gordon Stipic - anche lui ieri a Milano, ma in altre faccende affaccendato - è flessibile, ma fino a un certo punto. Sotto i 30, l’Inter non scende. Una vera trattativa non è mai partita, e per il centravanti nigeriano di soldi dalle casse di Istanbul ne dovrebbero uscire parecchi: da qui il passo indietro del Galatasaray. Calhanoglu, del resto, non ha mai chiesto la cessione e con questa mossa l’Inter ha ribadito la propria linea: la permanenza, come vi abbiamo raccontato ieri, non è certo il peggiore dei mali. La composizione della frattura creatasi dopo le parole di Lautaro e Marotta è complicata ma possibile, il faccia a faccia voluto da Cristian Chivu negli Usa è stato un primo passo decisivo, un messaggio di leadership alla squadra.
Tra amichevoli e conferme spunta Ederson
Il tecnico ha incontrato ieri la dirigenza, per la seconda volta in tre giorni: mercato sì, ma anche programmazione. Oggi è atteso il lancio della campagna abbonamenti, con rincaro medio del 10% e la novità, come per il Milan, del divieto di cambio nominativo in curva. L’estate nerazzurra prevederà quattro amichevoli, l’ultima con il Monza. Il mercato, invece, vive una fase di attesa, fisiologica dopo tre acquisti, il riscatto di Zalewski e la conferma di Pio Esposito. Il raduno - inizierà il 26, ma già dal 22 si rivedrà alla Pinetina chi non c’era negli Usa - resta una scadenza: complice il Mondiale, avverrà più tardi del solito e l’Inter vuole arrivarci con una rosa il più possibile formata. La questione Calhanoglu potrebbe riaprirsi solo con la giusta offerta, in tempi consoni. Nel caso, il primo nome resta Ederson, che l’Atalanta valuta 60 milioni: la cessione di Retegui non cambia le cose, il brasiliano può anche partire a due anni dalla scadenza, ma alle cifre della Dea. Ci pensano anche il Manchester United e l’Al Hilal di Inzaghi.
