Frattesi, esclusioni dolorose: nel 3-5-2 di Chivu non c'è spazio per lui

Il centrocampista Inter bloccato dal mal di stomaco, finora però il tecnico gli ha concesso appena 72 minuti

MILANO - Mister, in me ci crede davvero? Chissà quante volte nelle ultime settimane questa domanda sarà passata nella testa di Davide Frattesi e chissà se il centrocampista romano in questi giorni la rivolgerà a Cristian Chivu. Già, perché gira e rigira, vuoi per un ritardo di condizione dovuto all'intervento per l'ernia il 10 luglio, vuoi per problemi allo stomaco accusati fra il weekend e l’inizio di questa settimana, le apparizioni in nerazzurro di Frattesi in questo avvio di stagione sono state davvero poche, solo tre per 72 minuti complessivi e nessuna da titolare. Per assurdo pure meno di quelle che mediamente il giocatore era riuscito a mettere insieme nei due anni vissuti sotto la gestione Simone Inzaghi. Un biennio da alternativa dei centrocampisti titolari che Frattesi ha vissuto con spirito differente: agguerrito il primo, concluso con lo scudetto della seconda stella conquistato con un apporto da attore non protagonista; scarico il secondo, perché lo spazio che pensava dovesse gradualmente aumentare, invece è rimasto poco, convincendolo che la sua avventura all’Inter fosse arrivata ai titoli di coda.

Frattesi: il problema allo stomaco e la scelta di Chivu

E così, come noto, sarebbe stato se in panchina fosse rimasto quell’Inzaghi che gli aveva negato anche 5 minuti nella nefasta finale di Champions contro il Psg, gara che l’Inter aveva conquistato anche grazie al contributo proprio di Frattesi, autore di due gol decisivi, nei quarti contro il Bayern e soprattutto nel definitivo 4-3 in semifinale contro il Barcellona. Inzaghi però è andato via e Chivu, appena arrivato, ha parlato a Frattesi spiegandogli come lo considerasse centrale nel suo progetto, proiettato, nel futuro a breve termine, verso un 3-4-2-1 che avrebbe esaltato le sue doti da assaltatore. I primi due mesi di stagione, però, hanno convinto Chivu che questa squadra non sia ancora pronta ad abbandonare l'amato 3-5-2. La conseguenza, però, è che Frattesi, finora è rimasto ai margini anche per i suddetti guai fisici - martedì non è subentrato con lo Slavia Praga perché, ha spiegato Chivu, "non stava bene e aveva problemi allo stomaco, altrimenti era la mia prima scelta" - rischia di vedersi nuovamente chiuso a centrocampo. Perché Barella e Mkhitaryan rimangono due punti fermi, perché Sucic sta progressivamente diventando un titolare aggiunto e Chivu sta apprezzando le doti di Zielinski.

Per Frattesi esclusioni dolorose

Finora Frattesi - che oggi verrà convocato da Gattuso per i prossimi impegni con la nazionale con Estonia e Israele - si è dovuto accontentare di tre scampoli di gara (21 minuti con l'Ajax, 25 col Sassuolo e 26 col Cagliari), però, smaltiti i problemi allo stomaco, ora spera che domani con la Cremonese - quando mancherà solo l'infortunato Thuram, non chiamato da Deschamps con la Francia - arrivi finalmente la sua occasione. Chivu martedì in Champions ha scelto Zielinski e Sucic come mezzali, inserendo poi Barella a metà ripresa. È dunque probabile che Mkhitaryan, rimasto in panchina, abbia un posto, così come il cagliaritano. E Frattesi quindi? Lui spera in un posto da titolare che potrebbe trovare se Chivu dovesse optare per Barella regista visto che Calhanoglu ha concluso la sfida con lo Slavia Praga con un ginocchio dolente. Però il turco è un punto fermissimo in questo momento, dunque è più probabile che Frattesi debba accontentarsi di iniziare di nuovo in panchina, sempre che non vinca il ballottaggio con Barella o Mkhitaryan. E un'altra esclusione sicuramente aprirebbe di nuovo il dibattito sul futuro di Frattesi, predisposto negli ultimi dieci mesi ai “mal di pancia”, questa volta più psicologici che fisici... 

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