Cristian Chivu è intervenuto nella consueta conferenza stampa per presentare la sfida di campionato contro la Roma di scena sabato sera alle ore 20:45. Il tecnico dell'Inter ha dichiarato: "Dalle Nazionali i giocatori sono tornati sani, gli abbiamo dato anche dei giorni di riposo per gestirli al meglio. La Roma? Mi piace perché ha dato continuità al lavoro di Ranieri e Gasperini ha aggiunto la marcatura a uomo. E' solida, bisogna avere lucidità per capire dove concederanno qualcosa ed essere svegli per approfittarne. Dobbiamo ripartire dalla Cremonese, dare contiunuità a quella prestazione di aggressività e grinta e fare passi in avanti, senza tornare indietro. Non conta che avversari affrontiamo sulla carta, ci interessa la nostra voglia di essere dominanti. Gasperini? Con lui è stata un'esperienza breve ma poi si è confermato e tanti si sono ispirati a lui. Gode di tutta la mia stima così come era quando ero giocatore. Con lui avevo fatto una preparazione in cui non ero mai stato così bene. Nel suo modulo con difesa a 3 facevo il braccetto e ci divertivamo: è stato mandato via troppo presto e poi è diventato modello di ispirazione per tanti".
Le parole di Chivu
"Pio Esposito? Io gli do consigli, ma è un giocatore di Inter e Nazionale e la pressione fa parte del gioco. Non bisogna fare confronti ma prenderlo così, lui poi deve adattarsi alle richieste perché ormai è un profilo internazionale, ammirato ovunque. Non bisogna dimenticare che è un giovane al quale in due mesi è cambiata la vita, ma è quello che desiderava. E' salito sul palco e ora deve ballare". Il tecnico nerazzurro ha poi aggiunto su Gasperini: "Il suo modo di interpretare il calcio, il suo coraggio, la sua fase difensiva. E' stato una cosa nuova per tanti allenatori: ha fatto cose che erano nella testa di molti ma nessuno osava farle. Ora tanti prendono spunto, bisogna sempre rubare da quelli più bravi".
Il ricordo di Roma
"Ho avuto grandi allenatori, a partire da Capello che mi aveva voluto a Roma, dove mi sono innamorato dell'Italia e di tutto quello che mi ha dato. L'esperienza a Roma mi ha fatto crescere come giocatore e uomo. Siamo solo all'inizio, ci sono margini di miglioramento per tutti. La Roma continuerà a crescere perché un allenatore nuovo non può stavolgere tutto in due mesi". Poi sulla formazione da schierare ha concluso: "Sommer gioca, Thuram non lo so".