La Juve del 1959-60
E' il culmine del ciclo della Juventus del Dottore (inteso come Umberto Agnelli, giovanissimo presidente) che mette insieme Giampiero Boniperti, John Charles e Omar Enrique Sivori: un tridente che potrebbe valere in termini di passione, tecnica e fantasia quello sognato dai tifosi di oggi con Ronaldo, Higuain e Dybala. Quella squadra univa la genialità sfrenata di Sivori, lo strapotere fisico di Charles e il carisma agonistico di Boniperti, ma aveva anche giocatori raffinati come Nicolè e Stacchini, mediani rocciosi come Emoli, difensori tosti come Castano. Insomma nell’undici titolare può anche reggere il confronto con la Juventus di Sarri, ma la qualità dei ricambi non era certamente la stessa. Per quanto Garzena e Leoncini fossero eccellenti giocatori e quasi co-titolari nei rispettivi ruoli, nel resto della panchina ci sono personaggi minori. D’altra parte era un calcio dove il turnover era un concetto lontano e, per esempio, non erano neppure previste le sostituzioni durante la gara (furono introdotte cinque anni dopo).