Il futuro di Ronaldo e Dybala spiegato bene

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Il futuro di Ronaldo e Dybala spiegato bene

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Vendono Ronaldo? Si direbbe proprio di no a sentire le fonti dirette, dalle quali non si ha lo straccio di un riscontro delle notizie che circolano su un possibile divorzio fra CR7 e la Juventus. Né dal fronte della società, né da quello del giocatore arrivano segnali in quella direzione e le smentite che arrivano non lasciano grande spazio all'interpretazione. Certo, raccontando il calciomercato si possono prendere delle grosse fregature che qualche volta arrivano travestite da secche smentite, ma questa sarebbe davvero clamorosa.

Ieri il giornalista catalano Guillem Balagué, autore, qualche anno fa, di una interessante biografia di Ronaldo non del tutto gradita a Ronaldo stesso e al suo entourage (meditate, gente, meditate), ha ipotizzato che l'agente del portoghese, Jorge Mendes, sarebbe in tour per vendere Cristiano, proposto virtualmente a mezza Europa, Barcellona compreso (!), ma incassando solamente dei no. L'agente, per la cronaca, ha smentito in modo secco. E la cosa finisce qui, anche perché è sostanzialmente impossibile dimostrare sia la notizia che la smentita. Qual è la controprova che le proposte siano state davvero portate ai club se, nella ricostruzione di Balagué, Mendes ha davvero incassato solo dei no? Cioè è la classica notizia che butti lì, vera o falsa che sia, con cui non rischi di essere ribaltato dai fatti.

D'altra parte, quei "no", autentici o presunti, sono sicuramente verosimili. Perché imbarcarsi in un'operazione così onerosa (almeno 50 milioni di cartellino e 60 lordi di ingaggio all'anno per almeno tre anni) o oltretutto per un 35enne, può non essere contemplato neppure dai club più ricchi. Ma qui il concetto è un altro, perché pare proprio che quei tentativi di cedere CR7 ad altri non siano stati fatti, che Ronaldo si trovi bene alla Juventus e la Juventus non abbia intenzione di mandare via uno che costa tantissimo, ma rende tantissimo in campo e fuori. 

In due anni ha segnato 65 gol, è stato sempre protagonista nelle partite a eliminazione diretta della Champions League ed è stato un formidabile veicolo di popolarità per la Juventus, che grazie a lui ha visto il suo marchio crescere in modo impressionante a livello mondiale, con effetti estremamente positivi per il settore commerciale. Ogni stagione, i costi di CR7 sul bilancio sono certi: 78,5 milioni di euro, mentre è difficile calcolare  con precisione quali e quanti siano introiti generati dalla sua presenza in maglia bianconera, ma il consistente aumento di ricavi da sponsor, vendita del merchandising e incassi da stadio ha generato più di 100 milioni rispetto a prima nel fatturato. Senza contare l'impennata bianconera sui social network, che oggi sono la misura della globalizzazione del marchio. Su Ronaldo, insomma, si può discutere a livello tecnico e tattico, perché le opinioni calcistiche non si possono misurare, ma non si può discutere a livello economico, soprattutto se inquadrato in un piano di crescita del club che va oltre l'aspetto sportivo. 

Certo, un effetto collaterale della presenza di Ronaldo nella rosa della Juventus è la difficile gestione di una megastar in un contesto squadra, perché - come avviene per l'omologo Messi - tutto ciò che riguarda CR7 è enorme, a volte ingombrante, sempre rumoroso, ma il pacchetto è quello e mica si può acquistare una Ferrari convinti che non dia nell'occhio, consumi poco e abbia un motore silenzioso. Sì, Ronaldo logora, ma soprattutto chi non ce l'ha. Di addio alla Juventus ne riparliamo fra un anno. E quindi vendono Dybala? Possibile. Probabile non si può dire perché l'argentino ha poca voglia di lasciare Torino, ma è difficile negare che la società ci stia provando. Intanto c'è una trattativa per il rinnovo del contratto che vede le parti ancora piuttosto distanti (15 milioni chiede Dybala, 8 più bonus offre la Juventus), ma la fiducia del club nei confronti del giocatore è ai minimi storici, gli si imputa l'ennesimo flop in una partita a eliminazione diretta della Champions League, i pochi gol (17 in tutto in questa stagione, 27 sommando le ultime due, pochi rispetto a punte meno blasonate e pagate) e più in generale la troppo blanda capacità di determinare i successi importanti. Tutto può far parte di una strategia per far abbassare le pretese in sede di rinnovo (roba già vista su questi schermi: Boniperti quando rinnovava i contratti mostrava sempre foto o ritagli di giornale per ricordare le cattive prestazioni a chi si presentava con richieste di aumento), ma l'impressione è che quest'estate, come la scorsa, la Juventus provi a vendere l'argentino. La cosa fa infuriare una buona parte della gente juventina, che è affezionata a Dybala certamente più che a Ronaldo ed è sempre disposta a perdonarne i punti deboli.

Oggi il futuro di Dybala è sostanzialmente in mano a Dybala stesso che può ancora opporre il suo no alle proposte di cessione per il secondo anno consecutivo, scommettendo su se stesso e su una stagione in cui fare la differenza. Molto, però, dipende da Andrea Pirlo e dalle sue idee. Cosa pensa esattamente il nuovo allenatore di Dybala non si sa (ma se fa testo il suo passato da commentatore si ricordano anche giudizi severi), mentre pare chiaro che su Ronaldo non abbia nessun dubbio.

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