La svolta comune di Juve e Milan: grandi con i giovani talenti

I bianconeri puntano su elementi già pronti come De Ligt e Chiesa, i rossoneri sulla valorizzazione (Hernandez)
La svolta comune di Juve e Milan: grandi con i giovani talenti© Marco Canoniero

La linea verde per scelta, non per necessità: è la linea comune intrapresa da Milan e Juventus. Certo, un occhio alle casse è sempre d’obbligo, ma entrambe le società da un paio di stagioni hanno deciso che, se investimento deve essere, lo è per l’oggi con attenzione rivolta al domani. In casa rossonera è stata l’indicazione precisa dall’ingresso del fondo Elliott e dall’ingaggio dell’ad Ivan Gazidis, forte di un’esperienza simile all’Arsenal. Si setacciano i giovani e si cerca di acquistare il meglio in prospettiva. Alla Juventus la svolta è stata decisa dopo l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, quando il presidente Andrea Agnelli aveva sottolineato che il club avrebbe preso altri CR7, ma più giovani. Il risultato? Rose dall’età media decisamente più bassa (secondo il Cies, che analizza i dati del calcio, quella rossonera è la più giovane d’Europa con 24 anni e mezzo), ma ambizioni sul campo rimaste intatte. E se il Milan sorprende in positivo con la vetta della classifica in Italia e una serie positiva che in campionato si prolunga da 27 partite, la Juventus magari fa qualche fatica non prevista in Serie A, ma in Europa ha raggiunto agevolemente raggiunto gli ottavi di finale da prima del girone. [...]

Differente, invece, la pianificazione della Juventus, che ha rivolto l’attenzione a ventenni già affermati e da inserire senza timori nell’undici titolare, per un’operazione svecchiamento che ha portato a un’età media poco meno inferiore dei 28 anni. Esemplare, in questo senso, l’ultimo mercato, in cui l’età media degli ingressi è stata di 22 anni e 7 mesi e quelle delle uscite di 29 anni e 7 mesi. Nomi subito pronti all’uso come Matthijs de Ligt e Federico Chiesa, il primo investimento da 75 milioni e il secondo da 50. Ma ci sono state anche sorprese inaspettate, come Weston McKennie, giunto silenziosamente in prestito dallo Schalke 04 per 4 milioni e mezzo, che diventerebbero 30 complessivi tra riscatto e bonus se il club vorrà entrare in possesso dell’intero cartellino: pochi i dubbi, attualmente, visto il rendimento del texano sotto la gestione di Andrea Pirlo. Un trend che i due club intendono mantenere anche in futuro, come dimostrano le operazioni di gennaio. Il Milan ha le mani su Mohamed Simakan difensore centrale dello Strasburgo, 21 anni da compiere. La Juventus è pronta ad annunciare Nicolò Rovella, centrocampista 19enne del Genoa. Un occhio al futuro, anche se è sempre bello godere di grandi vecchi come Zlatan Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo.

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